giovedì 22 luglio 2010

In giro per KL, Kuala Lumpur, Malesia

Case antiche a Kuala Lumpur. Di Fabio
A differenza delle città europee, ristrutturate pesantemente, in Asia i quartieri coloniali mantengono un'aria autentica. Nel retro delle bettole cinesi utensili ammaccati picchiano incessantemente tok-tok ipnotici sugli wok. Nei ristoranti indiani dita unte di curry mescolano riso e verdura su foglie di banano. Ma poi uno riprende il controllo del suo sguardo, lo alza sulla facciata e nota le tinte pastello, gli intonaci crepati e leggermente anneriti, i balconi decorati e magari anche una data in rilievo.

Le modelle nel mio condominio oltre alla bellezza e a bei vestiti posseggono degli stupefacenti poteri soprannaturali: quando le incontro in ascensore e abbozzo un sorriso sembra che riescano a vedere attraverso il mio corpo e osservano sovrappensiero la parete dietro di me.

In palestra
A: Qual'è l'attività in palestra che preferisci?
B: [Serio] La sauna
A: hahaha! Beh quella piace anche a me. E poi?
B: [Ancora più serio] La doccia calda.

Ho incontrato di nuovo le bellissime modelle. Ci siamo incrociati nel corridoio stretto e ho fatto spazio per lasciarle passare. Mi sono sfilate a fianco senza curarsi della mia presenza, come fossero principesse in un antico reame ed io soltanto un semplice intoccabile pariah. La prossima volta che le incrocio camminerò sui i loro corpi. Considerata la loro statura, mi toccherà scalarle...

Ancora in palestra
A: Hey, perché non metti dei pesi su quel bilanciere?
B: [Serissimo] Perché poi faccio fatica...

Se a KL smette di piovere quando il sole è appena sceso si può osservare la città come su uno schermo HD: l'atmosfera è tecnologica, come in un gioco al computer, e i contorni sembrano cosparsi di polvere d'oro.

La chiamano pianificazione, lo chiamano sviluppo. Ma questi termini in realtà hanno una connotazione positiva. E pianificatori a KL stanno sviluppando un disastro.

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