martedì 15 gennaio 2013

Italiani in Thailandia/6: una storia di prostituzione molto bizzarra - Pattaya, Thailandia

Un dipinto appeso all'entrata di una guest house a Hua Hin
Mi è capitato di recente di ascoltare una storia di prostituzione davvero bizzarra. Proprio quando me ne stavo andando da Pattaya, la più grande fucina di racconti del genere, che nei vari mesi trascorsi lì me ne ha sfornati così tanti, così diversi e variopinti da farmi credere che non sarebbe più stato possibile sorprendermi. Eppure una storia come questa non l'avevo mai sentita.

Il protagonista anonimo, un puttaniere italiano in età avanzata che per l'appunto chiameremo PA, da Puttaniere-Anonimo, un bel giorno scende dalla stanza del suo albergo alla ricerca di ciò che i turisti della categoria a cui appartiene escono spesso a cercare quando sono da queste parti. Non è una missione tranquilla però, come qualcuno di noi potrebbe pensare. Non si tratta di far due passi, imbattersi nella prima delle migliaia di occasioni offerte dalla città e sbrigare la faccenda. No, PA è torturato dai dubbi, si arrovella per farsi venire un'idea che lo soddisfi. Rivolgersi a una delle mama-san che conosce? Procedure noiose, inutili rituali da celebrare, catene di approvvigionamento elaborate, numerosi ingranaggi da oliare, trattative da intessere, tutto molto caro e complesso. Le squillo free-lance del lungomare? Per carità, con le storie che circolano! Troppo rischioso. I massaggi erotici di Soi Honey? Mah, massaggi scadenti in squallidi tuguri che sfociano in rapporti affrettati con donne annoiate. Nemmeno quella soluzione va bene. Ci vuole qualcosa di originale, bisogna improvvisare utilizzando le condizioni al contorno, la fantasia e, perché no, l'audacia. Insomma: una coniglietta da tirar fuori dal cilindro.


Mentre pensa a tutto ciò passeggia avanti e indietro su di un marciapiedi, vicino a un incrocio: non ha percorso che pochi metri da quando è uscito dall'hotel. In quel momento un gruppo di manovali ha finito il turno presso un edificio in costruzione nelle vicinanze. Ci sono anche delle donne tra loro. Alcune se ne vanno chiacchierando e ridendo allontanandosi da PA, un'altra invece cammina proprio nella sua direzione. Quando gli passa vicino PA le sorride, non sapendo nemmeno lui esattamente cosa aspettarsi. La ragazza, in tuta da lavoro, elmetto in testa e stivali di gomma, risponde al sorriso: è il segnale! PA si tuffa nell'opportunità a capofitto. Allarga le mani, grida "nice lady!" e poche altre frasi che riesce a mettere assieme col suo misero inglese. Sorride platealmente. Ne segue una breve conversazione, fatta maggiormente di gesti e monosillabi. La ragazza non lo pianta in asso scandalizzata come tutti potremmo aspettarci ma se lo porta a casa, un monolocale a pochi metri da lì. I due si abbandonano a un rapporto sessuale che lascia PA pienamente soddisfatto. A sentire lui anche lei sembra essersi divertita parecchio. Prima di andarsene PA le lascia una mancia, accatastando una banconota dopo l'altra sul suo palmo aperto, fino a quando lei sorride felice. Lui è convinto di aver fatto un affare. Lei ovviamente starà pensando la stessa cosa. 

Noi ascoltiamo strabiliati, vagamente scandalizzati, vergognosamente divertiti. L'occasione fa l'uomo ladro. E alcune donne zoccole, verrebbe da dire. Poi però ci riprendiamo. Sarà anche triste, certo non è il mondo che ci avevano raccontato i preti, la pubblicità, le commediole americane o i cartoni animati giapponesi, ma se nessun altro si è intromesso, ci ha lucrato, ha forzato la mano, se va bene a loro, cioè a entrambi, chi siamo noi per giudicare? 

Beh dai, se giudichiamo soltanto un po' non può succedere nulla di male: DEPRAVATI SPORCACCIONI! Ecco, ecco, così...ora va un po' meglio.

13 commenti:

Duran63 ha detto...

Scusa ma va fuori della mia comprensione, ..

dario ha detto...

Ma in Thailandia esiste la possibilità di incontrare qualcuna in un bar o in un altro posto che si senta semplicemente attratta da un bel giovane e che quindi, dopo, non presenti il conto?

Come funziona il gioco da quelle parti?


Elisabetta ha detto...

Dario (e Fabio), questo è stato anche il mio dubbio quando ho vissuto in Thailandia e Cambogia: per un bel giovanotto in vacanza da quelle parti, è possibile trovare un amore sincero senza dover per forza, alla fine, essere trattati da ATM ambulanti? La stessa storia vale anche per noi donne: senza parlare di prostituzione femminile, in alcuni paesi è sempre difficile capire se è amore o amicizia senza secondi fini (sposarsi-ottenere un visto per fuggire)

Fabio ha detto...

Duran63: beh, anch'io non è che capisca esattamente cosa passi loro per la testa eh. Fino a quando riceverò l'illuminazione mi limiterò a raccontare la storia...

Fabio ha detto...

Dario: esiste, esiste. Ho visto dei bei giovanotti stranieri a cui un sacco di ragazze thailandesi "per bene" cadono ai piedi. Ovviamente spesso cercano un fidanzato, una relazione duratura. Ma ci sono anche quelle che escono a caccia per risolvere semplicemente il problema della "cena"...
Ecco, magari a Pattaya questo discorso vale un po' meno...magari a Bangkok, Chiang, Mai, Phuket town va un po' meglio...

Fabio ha detto...

Elisabetta: di amore sincero non tratto, essendo un argomento su cui ho le idee molto confuse. Ma certo, ci sono tantissime donne thailandesi che cercano un uomo straniero per una relazione duratura, senza presentare il conto (non sul momento almeno) o essere interessate a un visto (pochi thailandesi resistono a lungo lontano dalla loro patria).
Per quanto riguarda il comportamento di queste donne faccio fatica a giudicare: ne ho viste troppe anche nei paesi sviluppati trattare qualche uomo come un portafoglio semovente.

Ilaria ha detto...

Scusate io la ci sono stata e ho conosciuto italiani la per lavoro.
Ma secondo me, uomini che frequentano quei luoghi, nella speranza di trovare donne ancora poco pretenziose perche' indigenti di ingenua e povera purezza...disposte a donare sesso e accondiscendenza verso l'uomo...si sbagliano.
Io ho frequentato la casa di un amico italiano molto benestante con donna thai al seguito. Sanno diventare molto pretenzioso e sfoderando le armi e i capricci di ogni altra donna del mondo benestante. Niente di più, niente di meno.

Fabio ha detto...

Ilaria: in Thailandia, come dappertutto, esistono persone di vario tipo. Le donne di cui parli tu ovviamente ci sono, così come quelle di cui parlavo nel post.

Ilaria ha detto...

Si ma per me sono finiti i tempi in cui l'uomo occidentale andava in Thailandia a trovarsi la donna diversa dalle occidentali perché la dovrebbero essere più accondiscendente, geishe etc. ..
Adesso il trend generale è che sono peggio di noi ragazze europee e americane...hanno sdoganato tutto...e se qui un uomo può sperare di trovare 1 su 10 un genuino coinvolgimento che vada al di la della voglia di sistemarsi...la è praticamente quasi impossibile.
Il richiamo del benessere è troppo forte.
E le belle ragazze thai normali,non di mestiere, non le trovi in giro per le strade accompagnate da turisti di passaggio attempati...ho visto vari ambienti, bassi e alti...ma le thai carine ma normali di buon ceto sociale stanno coi thai non coi turisti o gli stranieri!
Gli unici giovani e bellocci che ho visto erano in giro nella nightlife x strada accompagnati da ragazze di mestiere per la notte. Per me, la, non è come in altri posti. Se vai la puoi aspettarti quello che trovi.
Cmq tanti posti della Thailandia mi piacciono molto...soprattutto ristoranti di buon livello...a dimenticavo...ho 28 anni...Non sono una vecchia rosicona diciamo...per scansare i dubbi 😉

Fabio ha detto...

Ilaria: i tempi saranno cambiati un po', ma non sono finiti. Ci sono un sacco di ragazze thailandesi che non si sognerebbero mai di mettersi con un occidentale, ma ce ne sono anche molte che hanno giurato "mai più con un thai". E ovviamente ce ne sono di altri cento tipi. Ci andrei cauto con le conclusioni perentorie. Non si comprende appieno un paese di 70 milioni di abitanti in un viaggio di qualche giorno.

Ilaria ha detto...

Non ho effettuato un viaggio di qualche giorno...io e il mio compagno andiamo la per mesi da 5 anni...lui anche da prima di stare con me...fa dei lavori per privati italiani.
Comunque ognuno è libero di pensarla come vuole...dalle mie osservazioni questo emerge chiaramente...ed è chiaro non solo a me...anche a un occhio maschile!
Continuerò i miei studi personali la finche ci andremo magari anche a stare per un periodo più lungo.
Anche a me piace esplorare gli usi e costumi di altri popoli e purtroppo ho notato cose che non vanno anche la.
Certo,se vai nel caso specifico ok, puoi trovare la ragazza diversa e carina, ma in linea di massima...😊
In altri contesti invece le persone sono splendide anche la.
Ciao buona continuazione

Ilaria ha detto...

Comunque le thai di buon ceto e non bisognose...Non vanno con i farang!
Con dovute eccezioni rarissime. Ma g enerally non ci vanno...
Soprattutto se non asiatici.

Fabio ha detto...

Ilaria: sì, scusa, non era un'accusa personale. Intendevo che in genere il visitatore straniero vede solo alcuni spicchi di società e tende a formulare giudizi basandosi sugli schemi che si porta da casa, che a volte non funzionano nel caso specifico. Parlo anche di me.
Per quanto riguarda le thai "di buon ceto" in parte hai ragione. Ma mi spingerei oltre: spesso, soprattutto a Bangkok, si tratta di rampolle delle famiglie cinesi (di origine intendo) e da quel che ho notato vanno sono con altri cinesi dello stesso ceto, escludendo quindi non solo i "farang" ma anche i thai che non soddisfano i prerequisiti (ricco + cinese). Non è una regola comunque: mi sono imbattuto in varie coppie occidentale-thai in cui la donna non veniva dai bassifondi. Ovviamente, ma quello succede dappertutto, non vanno col disperato che è scappato dall'Italia coi debiti e che ha aperto un bar equivoco, ma cercano una persona affidabile.
Di sicuro c'è ancora molta povertà, e quindi di donne pronte a spremere un pollo non ne mancano. Ma quelle abbondano pure nei paesi più ricchi.
Nella media comunque c'è sicuramente una grossa differenza di atteggiamento tra le donne asiatiche e quelle occidentali. E anche tra gli uomini. E' proprio una questione culturale, innegabile. Non so cosa ti aspettassi che poi non hai riscontrato, ma su alcune caratteristiche le differenze sono lampanti.