martedì 2 agosto 2022

La cresta del gallomat - Bangkok, Thailandia

 


È famoso, almeno in Europa, il caso degli sportelli bancomat dalle commissioni esose, normalmente appartenenti a circuiti alternativi (non quelli bancari), tipo "Euronet".

Non tutti sanno però che, in caso di utilizzo della propria carta in un paese con valuta diversa da quella del conto bancario di riferimento, anche le banche ufficiali "ci provano", proponendo la scelta di un tasso di cambio precalcolato, rifiutando il quale ci si affida a quello applicato dalla propria banca. Beh, se vi capita una proposta del genere rifiutatela sempre, perché è "indecente".

Me ne ero già accorto in Europa, uscendo dalla zona dell'Euro, quando mi furono proposti dei tassi di cambio da usura legalizzata in Polonia e Repubblica Ceca. Il trucco che permette loro di restare nei confini della legalità è proprio quello di proporre la scelta. E se accetti sei fregato. Ovviamente vengono utilizzate le solite tecniche "retorico/grafiche" che puntano su debolezze evolutive dei nostri meccanismi cognitivi, per cui davanti al messaggio visualizzato siamo inclini ad accettare, per poi pentircene quando facciamo due conti a consuntivo.

Mi è capitato di recente anche a Bangkok. Ho avuto pure il modo di scattare un paio di foto e confrontare sul posto la tariffa proposta, quella applicata dalla mia banca e quella relativa al tasso ufficiale. Ecco il resoconto.