sabato 28 marzo 2020

14 giorni in regime di autoisolamento - Padova, Italia

Sono rientrato dalla Malesia con un volo speciale che il governo malese ha organizzato per portare a casa i suoi cittadini bloccati in Italia, su cui l'ambasciata italiana a Kuala Lumpur è riuscita ad infilare noi. Racconterò l'odissea più avanti.
Sono tenuto ad autoisolarmi in casa per 14 giorni. Per ora me la passo bene. C'è qui sotto un minimarket dove ordino la spesa che mi viene consegnata davanti alla porta. Mi aiutano anche a smaltire la spazzatura. Nessun contatto umano: suonano il campanello e aspettano, io porto fuori immondizia e soldi e poi torno dentro, quindi loro salgono, lasciano la spesa e il resto e si portano via la spazzatura, Per finire io esco di nuovo e mi prendo i sacchetti. 
Lavoro a distanza, via internet, come ho sempre fatto, anche prima dell'emergenza. Nel tempo libero faccio quello che fanno tutti: leggo libri, guardo film, faccio un po' di esercizio fisico, cucino. Alla mancanza di compagnia mi sono abituato durante gli anni di viaggi in solitaria. Non mi pesa, per il momento.
Se qualcuno passa per via dei Tadi, qui a Padova, faccia un fischio e mi lanci un sacchetto di pane. Scherzo, basta anche un saluto.

sabato 21 marzo 2020

Lontani ma vicini! - Kuala Lumpur, Malesia

Amigos Españoles! Os escribo desde una habitación de hotel en Kuala Lumpur, Malasia.
Encerrado por el lockdown, escuchando al pirata de Rock FM, 24 horas al dia. Bueno, tal vez son 18. Y al Pirata solo una.
Lontani ma vicini!

Missione speciale - Kuala Lumpur, Malesia

Mi hanno appena misurato la temperatura all'entrata di un hotel: 34,6C. Perplesso sono andato a farmela misurare al McDonald's lì di fianco: 32,3. E non sono nemmeno sicuro che si trattasse di gradi Celsius, piuttosto che Fahrenheit.
Sembra che nel mio sistema biologico si sia innescato un processo di ibernazione rapida. Mi risveglierò fra circa 200 anni all'interno di una capsula, in una nave spaziale, con una missione da portare a termine: fondare una colonia di Homo Sapiens su un piccolo pianeta di una galassia lontana.
Sono io il prescelto. E a dire la verità l'ho sempre saputo.

Covid-19 vs Lo squalo di Steven Spielberg - Kuala Lumpur, Malesia

Ragazzi, a me sembra evidente che Steven Spielberg, prima di girare lo Squalo, abbia viaggiato nel tempo, fino ad arrivare nell'Europa dei nostri giorni. Le settimane drammatiche che stiamo vivendo contengono tutti gli elementi della trama di quel memorabile film.
C'è Beppe Conte, lo sceriffo della città di Europalandia, che dopo i primi casi di contagio ha capito tutto, aiutato anche dal suo fidato consigliere scientifico, un misterioso cinese. Lo sceriffo Conte si prodiga dunque per mettere al sicuro la cittadinanza e sensibilizzare le autorità.
Purtroppo, almeno all'inizio, predica nel vuoto. Il sindaco Merkel e il suo vice Macron non ne vogliono sapere: la lunga crisi che ha messo in ginocchio l'economia della cittadina sta per finire, sono in arrivo le vacanze e frotte di turisti si apprestano a gremire le spiagge di questa deliziosa località balneare. Non puoi chiudere tutto perché un paio di stronzetti si sono sognati che uno squalovirus sterminerà i bagnanti. La gente è sempre stata punta dalle meduse, non si è mai verificato alcun caos.
In loro aiuto arriva anche l'assessore Sgarbi, detto Vic the Goat per via del caratteristico pizzetto, il quale ha smascherato una semplice influenza che si era installata una finta pinna da squalovirus sulla schiena per spaventare i vacanzieri.
Lo sceriffo Conte accusa il colpo e trascorre il resto del pomeriggio afflosciato sulla sedia a dondolo nella sua veranda con vista sul mare, a sorseggiare Nero di Troia e riflettere sulla sua ingenuità. Poche ore dopo tuttavia dei nuovi casi di contagio lo rinvigoriscono. No, non si farà trarre in inganno dalle scuse ciniche di quattro scettici, non lui.