
Tra i passeggeri alcuni dormono, altri sono in trance. Picchiamo su una buca e scendiamo sulla terra. Do un'occhiata alla gabbietta che ha lo sportello aperto. Il padrone se ne accorge, ci guarda dentro, comincia ad agitarsi e si butta al suolo. Infila la testa sotto le panchine, scosta le borse, alza i pulcini. L'animale corre lungo il bordo del camion e quando l'uomo lo blocca in un angolo, lui attende atterrito e poi gli morde una mano. L'uomo impreca, scatta, lo insegue. Alla fine riesce a riportarlo nella gabbia. Ridono tutti, poi ritornano offline. Un biondo hippy russa tra le mosche, un laotiano rutta mangiando uova nere, le galline starnazzano e il porco grugnisce. È quasi il tramonto, siamo in mezzo al nulla, con un ampio zigzag tra i crateri delle bombe scivola a lumaca uno zoo itinerante.
(*) Songthaew: versione asiatica di un autobus, camioncino con due panchine per accomodare i passeggeri.
Autunno 2001
Foto di Philipp L. Wesche (CC), da wikipedia.org