tag:blogger.com,1999:blog-45289015082726383772024-03-13T11:49:43.776+01:00Brandelli di un mondo bizzarroQui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.comBlogger496125tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-63653375064841584162024-01-26T12:38:00.003+01:002024-01-26T13:00:09.422+01:00Gli eroi nazionali<span style="font-family: arial; white-space: pre-wrap;">Dopo la sterile polemica del granchio blu arriva quella totalmente impotente - sì, impotente nel senso di disfunzione erettile - sui limiti di velocità. Curioso che la scintilla scocchi spesso nella regione in cui sono nato e cresciuto. Non me li immaginavo così proni al vittimismo i veneti. I nostri nonni avevano decisamente una scorza più dura: ci siamo impappamolliti parecchio nel giro di un paio di generazioni.</span><span style="font-family: arial;"><br /><span style="white-space: pre-wrap;">Entro nel merito con un aneddoto personale. Anni fa andavo spesso in Spagna, per lavoro e svago. Una volta, atterrato a Madrid, venne a prendermi un mio caro amico del posto. Viaggiavamo a bordo della sua auto, lungo un vialone ampio, dritto, illuminato e semi-deserto che da Barajas portava verso il centro della bella capitale. Procedevamo con un'andatura da lumaca, per lo meno questa era la mia impressione. Dopo alcuni minuti, incapace di resistere, gli chiesi come mai guidava così lentamente. “C’è il limite dei 60km/h, sto viaggiando ai 58: in che senso lentamente?” Di uscite a sproposito ne faccio parecchie, per fortuna però ho la prontezza di rimediare alla mia goffaggine. “Ah, sì, scusa, è vero!”, e chiusi lì la discussione. Però, che tranvata sui denti! Che lezione di civiltà!</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">In realtà sapevo che la mia era una reazione totalmente naturale per un automobilista italiano. La stragrande maggioranza dei nostri connazionali in quel punto avrebbe sforato il limite di almeno 20-30km/h. Cioè del 50%. Almeno! E non certo per distrazione. L’italiano la segnaletica non la guarda nemmeno. Se chiedi ad un conducente qualsiasi di elencarti gli ultimi tre casi di segnaletica verticale che ha incontrato, molto probabilmente non ne ricorda nemmeno uno. Fanno eccezione le indicazioni di itinerario e località nel caso in cui si trovi in territorio foresto. La segnaletica orizzontale non la prende nemmeno in considerazione (“Ma, scusate, se volete che la veda...perché la stendete a terra? Alzatela, per Giove!”).</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">Tra tutti quelli che conosco (e non annovero pirati della strada tra le mie conoscenze, anzi, è tutta gente sufficientemente civile) solo la Pinetta di Legnaro avrebbe rispettato quel limite (vedi la chiusa per ulteriori dettagli sul personaggio).</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">L’italiana/o (ladies first per questioni di bon ton, non per grado di colpevolezza) non segue regole e consigli, perché non ne ha bisogno. L’italiana/o sa già a che velocità è ragionevole guidare su un certo tratto di strada, sa già in che punto deve fermarsi ad un incrocio, sa già quando è il caso di dare la precedenza o quando attendere che un pedone attraversi, sa già dove è lecito (non legale) parcheggiare. Un misto di indisciplina, presunzione, arroganza e testardaggine difficile da scalfire, se non con un duro martellamento di educazione civica comminato a scuola, a casa e dai media. Praticamente impossibile, nel breve periodo almeno.</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">Gli automobilisti ovviamente danno la colpa alle istituzioni, a chi governa. Perché l’italiana/o, oltre alla caratteristiche elencate sopra, ha bisogno di trovare un colpevole per i suoi misfatti. Non che i politici siano esenti da colpe, chiaramente. D’altro canto, prima che politici, sono cittadini e automobilisti loro stessi. In quanto semplici cittadini infrangono le regole come tutti gli altri, con la differenza che spesso si avvalgono della facoltà di non pagarne le conseguenze. Come rappresentanti delle istituzioni invece, conoscendo il loro polli - perché sono usciti dal pollaio di recente a loro volta -, sanno che i cittadini cercano sempre di fregare lo stato, e quindi li anticipano fregandoli essi stessi. Articolo 0,5: l’Italia è una repubblica fondata sullo sforzo per fregare il prossimo. Per i credenti vale anche l’undicesimo comandamento: ricordati di fregare chiunque. Amen.</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">Il fatto è che questo genere di atteggiamento/visione del modo non si limita al codice stradale, ma si riflette sulla società a 360°. Visto che abbiamo parlato di Spagna, prendiamo proprio quel paese come metro di misura. Non ci vado da parecchio, ma Madrid la ricordo divertente, vivace e accogliente (pubblicità progresso: leggetevi il libretto dal titolo omonimo di Edmondo De Amicis). Al contempo è anche ordinata, pulita, elegante. Perché? Ma è elementare, Watson! Dipende dal senso di rispetto che i suoi abitanti hanno nei confronti della cosa pubblica, delle regole di base, dei valori che dovrebbero accomunare tutti. Ci siete stati in Andalusia? La regione viene spesso presentata come industrialmente, economicamente e tecnologicamente arretrata rispetto alle province più importanti del centro-nord. Un po’ come la situazione che lamentiamo da noi quando confrontiamo il meridione con le zone più ricche del paese. L’Andalusia…arretrata? Strade funzionali, arredamento urbano stupendo, architettura da sballo, aree verdi in abbondanza, gente cordiale, servizi impeccabili. E le statistiche sul turismo, le avete lette? Nonostante l’Italia sia in vetta alla classifica dei patrimoni Unesco, la Spagna ha 20 milioni di turisti all’anno in più. E la Francia quasi 30! Parliamo di una differenza pari a metà della popolazione italiana. Vi stupiscono quei numeri? Avete viaggiato in Francia? L’avete vista la situazione delle strade a Parigi, o anche in Provenza? Le auto? La viabilità? La circolazione? I mezzi pubblici? L’atteggiamento delle persone alla guida? Per non parlare del rispetto per la cosa pubblica e i valori di base?</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">Nel frattempo da noi è arrivato Fleximan, l’eroe dei veneti, e ora di tutta la nazione. Uno che trancia col flessibile gli apparecchi per il controllo della velocità (pagati con i soldi di tutti, almeno si spera). Ognuno ha gli eroi, i politici e i compagni di merenda che si merita, vien da dire. Non per niente Garibaldi è considerato un delinquente e Mazzini un pazzoide fanatico, mentre Berlusconi è stato idolatrato apertamente da metà della popolazione e segretamente dall’altra.</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">In un paese civile le istituzioni operano sempre con la sicurezza dei cittadini in cima alla lista delle loro priorità. E la gente rispetta i limiti e il prossimo. Se sgarra, paga senza lamentarsi troppo. E se c’è evidenza che un apparato per il controllo della velocità è stato posizionato incorrettamente, o se un limite di velocità è platealmente inadeguato (non sono un esperto ma dovrebbero esserci dei protocolli per stabilirli), si organizza una petizione, una raccolta di firme, si manda una delegazione di esimi concittadini (un giudice, un professore emerito, un ingegnere della motorizzazione) a parlare col sindaco, e gli si spiega: “Signor sindaco, su cinquanta autovelox, quarantacinque vanno bene, ma per quanto riguarda questi cinque onestamente non ci siamo, potete riposizionarli o rimuoverli? Grazie!)</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">In un paese civile, appunto. Da noi invece sta già montando la nuova polemica, quella contro il limite di 30km/h nei centri abitati, progettati secoli fa a misura dell’uomo a piedi, di cui le automobili, che non dovrebbero nemmeno entrarci, si sono impossessate prepotentemente solo negli ultimi decenni. Luoghi dove circolano bambini, donne incinta, anziani, invalidi, persone che si sentono, almeno lì, in diritto di passeggiare senza il rischio di essere investite. Abbassare il limite di 20km/h, non in autostrada, ma tra i quartieri che frequentiamo tutti - quando tutte le statistiche evidenziano un aumento del 40% degli incidenti per ogni 10km/h di velocità in più - viene visto come un attacco alla libertà personale. La libertà di fare ciò che si vuole, senza curarsi delle esigenze della comunità. Una presa di posizione egoistica, viziata, capricciosa, maleducata, irresponsabile. La presa di posizione di chi poi si indigna perché i francesi, “quegli stronzi”, hanno 30 milioni di turisti all’anno in più.</span><br /><br /><span style="white-space: pre-wrap;">P.S. la Pinetta era una signora anziana e dolcissima che con sua sorella - o cugina, o amica - Emilietta (forse) gestiva la storica cartoleria di Legnaro, in provincia di Padova. Un luogo in cui tutti gli studenti delle elementari e medie del paese andavano a comprare libri e materiale di cancelleria. Attendendo a lungo perché le due signore servivano sempre chiunque con tranquillità e serenità, sorrisi, carezze e parole dolci, rigorosamente in dialetto. Alla chiusura del negozio le due signore salivano sulla loro 127 color granata e alla velocità di crociera di 30km/h percorrevano la provinciale che dal centro del paese le portava verso la frazione di Casone. Una coda lunghissima di automobili le seguiva costantemente, cercando tra le curve della strada di campagna un punto “adatto” per effettuare un sorpasso illegale e pericolosissimo (un mio amico morì giovanissimo in seguito ad un incidente nella stessa zona), con pausa per insulti quando riuscivano finalmente ad affiancare la vecchia Fiat di quelle povere donne inermi. Insulti a cui le signore (mi si inumidiscono gli occhi al solo ricordo) rispondevano alla loro maniera: un soave sorriso e un veloce cenno con la mano, facendo finta di essere state salutate e non perculate. </span></span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-91314305706906638942022-08-02T09:11:00.005+02:002022-08-02T09:14:03.951+02:00La cresta del gallomat - Bangkok, Thailandia<p><span style="font-family: arial;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb4p-Uuul03qVvK--FTAuUwXn9gN8c1weuvGmKGuAO63SaWL2aJy_c8KJVXiGQ-0v3oKYYl5ArmKKnoCaHEoP57pkdDsCbxgT8tAKOQb7gaaLvPtLCRFd72TPy253vicOPEMNTR64im62prQgOdEp0j0obzyLiq9xj5c-SPz6S2BpDTs6Lmp4Ako5p/s4032/20220729_201536.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb4p-Uuul03qVvK--FTAuUwXn9gN8c1weuvGmKGuAO63SaWL2aJy_c8KJVXiGQ-0v3oKYYl5ArmKKnoCaHEoP57pkdDsCbxgT8tAKOQb7gaaLvPtLCRFd72TPy253vicOPEMNTR64im62prQgOdEp0j0obzyLiq9xj5c-SPz6S2BpDTs6Lmp4Ako5p/s320/20220729_201536.jpg" width="320" /></a></span></div><span style="font-family: arial;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: arial;"><span class="ILfuVd" lang="it"><span class="hgKElc">È</span></span> famoso, almeno in Europa, il caso degli sportelli bancomat dalle commissioni esose, normalmente appartenenti a circuiti alternativi (non quelli bancari), tipo "Euronet".</span></p><p><span style="font-family: arial;">Non tutti sanno però che, in caso di utilizzo della propria carta in un paese con valuta diversa da quella del conto bancario di riferimento, anche le banche ufficiali "ci provano", proponendo la scelta di un tasso di cambio precalcolato, rifiutando il quale ci si affida a quello applicato dalla propria banca. Beh, se vi capita una proposta del genere rifiutatela sempre, perché è "indecente".</span></p><p><span style="font-family: arial;">Me ne ero già accorto in Europa, uscendo dalla zona dell'Euro, quando mi furono proposti dei tassi di cambio da usura legalizzata in Polonia e Repubblica Ceca. Il trucco che permette loro di restare nei confini della legalità è proprio quello di proporre la scelta. E se accetti sei fregato. Ovviamente vengono utilizzate le solite tecniche "retorico/grafiche" che puntano su debolezze evolutive dei nostri meccanismi cognitivi, per cui davanti al messaggio visualizzato siamo inclini ad accettare, per poi pentircene quando facciamo due conti a consuntivo.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Mi è capitato di recente anche a Bangkok. Ho avuto pure il modo di scattare un paio di foto e confrontare sul posto la tariffa proposta, quella applicata dalla mia banca e quella relativa al tasso ufficiale. Ecco il resoconto.<span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: arial;">Per un prelievo di 30000 THB la banca locale mi ha proposto un tasso che risultava in un totale di 865 euro (vedi foto sopra, non faccio il nome della banca, tanto ci provano tutte).</span></p><p><span style="font-family: arial;">Dopo che ho rifiutato, affidandomi al cambio applicato dalla mia banca, ho controllato la spesa effettiva, che ammontava a 815 euro. Vediamo, se non ho imbrogliato per passare l'esame di quinta elementare dovrei farcela: 865 - 815 = 50...quindi sono 50 euro di cresta!!! Pazzesco! Tra l'altro scrivono: "Abbiamo effettuato la conversione alla valuta del tuo conto...per la tua comodità". Comodità un paio di palloni Tango! Forse intendono dire che senza 50 euro in tasca sono più leggero e quindi più agile. Boh.<br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Ripeto il consiglio: per quanto scarsa possa essere la fiducia che riponete nella vostra banca, non accettate mai il tasso di cambio offerto dalla banca locale. E' un furto legalizzato.</span><br /></p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com9Bangkok, Thailand13.7563309 100.5017651-14.553902936178845 65.3455151 42.066564736178847 135.6580151tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-11388335311178477182022-07-05T11:21:00.002+02:002022-07-05T11:21:29.869+02:00Legalized! - Bangkok, Thailandia<p><span style="font-family: arial;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEVYC2JvM_0kVweUpljlUEI7lInQeY_ZA5bJWvXOMvKygh-N6gHv1t4syK5sp3tZYYZ3kI45wT0niUbjmGpc49TJYWcX_ESzjw0XiQrvYlyMZPWsGwA0Q3L70yppGzv8M8A7psrLSf-N9XS-VbHijUDgVDYKjt8hfw7haf8nl3dxIyNjXftlDYbiIC/s4032/20220619_222205.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEVYC2JvM_0kVweUpljlUEI7lInQeY_ZA5bJWvXOMvKygh-N6gHv1t4syK5sp3tZYYZ3kI45wT0niUbjmGpc49TJYWcX_ESzjw0XiQrvYlyMZPWsGwA0Q3L70yppGzv8M8A7psrLSf-N9XS-VbHijUDgVDYKjt8hfw7haf8nl3dxIyNjXftlDYbiIC/s320/20220619_222205.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Hanno anche il menù<br /></td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"></span></div><span style="font-family: arial;"><br />L'avevo accenntato <a href="https://www.fabiopulito.com/2022/06/ancora-pillole-di-decadenza-bangkok.html" target="_blank">qui</a> ma avevo rimandato l'argomento ad un altro post. Ecco il post dedicato.</span><p></p><p><span style="font-family: arial;">Il
governo thailandese ha legalizzato la cannabis. Alla fine è successo
prima qui che da noi. Chi l'avrebbe mai detto? Io no, visto quello che
ho sentito, osservato e provato in prima persona in più di vent'anni di
viaggi. Non me lo sarei mai aspettato, men che meno dalla giunta
militare che da qualche anno tiene le redini del paese.<br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Non
so quanti poveri (e ingenui) turisti ho incontrato, che hanno dovuto
trascorrere qualche ora/giorno orribile, rovinandosi le vacanze, per
aver ceduto alla tentazione di farsi una canna in un luogo di cui non
sanno un cazzo.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Poveri
ragazzini perquisiti alle stazioni degli autobus e trattenuti per
essersi dimenticati di eliminare un granello di erba dallo zaino prima
di partire. Altri fermati e perquisiti di notte, in vicoletti bui,
lontano da occhi indiscreti, con fare intimidatorio e con la raggelante
possibilità di vedersi "piantare" qualcosa in tasca. </span></p><p><span style="font-family: arial;">La perquisizione sommaria è capitata varie volte anche a me, ovviamente senza conseguenze. <span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: arial;">Stai
andando a dormire, hai bevuto un paio di birre e in fondo alla strada
noti il fanale della motoretta giapponese su cui viaggiano due
poliziotti, sempre gli stessi. Ti vedono, controllano se c'è in giro
qualcuno e se è abbastanza buio. Quando si sono assicurati che
l'atmosfera è quella giusta si fermano, ti fanno il saluto militare e
poi con un sorrisetto beffardo ti invitano a farti perquisire. "Only
check!" Only check un cazzo, neanche vi conosco, viscidi corrotti. Mani
dappertutto: nelle tasche, dentro le borse, tra le falde dei portafogli.
Una volta un agente mi fermò vicino ad Asok, aveva gli occhi da
invasato - sembrava che la coca se la fosse fatta lui - mi fisso negli
occhi per vedere se avevo le pupille dilatate e poi mi infilò una mano
sotto la camicia, la poggiò sul petto e cominciò a contare le
pulsazioni. Follia distopica. </span><p></p><p><span style="font-family: arial;">Ovviamente
della lotta al traffico di stupefacenti a questi non importa nulla.
Capitalizzano sull'ingenuità e la vulnerabilità degli stranieri che, se
portati in stazione e trattati in maniera intimidatoria, sbattuti in una
gattabuia piena di topi e scarafaggi, lasciati senza informazioni e
possibilità di comunicare con l'esterno, ovviamente senza alcuna
formalizzazione del fermo, dopo uno o due giorni, alla richiesta di
un'ingente somma per "chiudere un occhio" acconsentono senza battere
ciglio. E non stiamo parlando di prezzi da paese in via di sviluppo: la
bustarella andrà divisa tra tutti quelli che devono tenere l'acqua in
bocca e ammonterà a un bel po' di migliaia di euro.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Ne ho incontrato più d'uno che ha subito il trattamento del finto arresto. Più anglofoni, ma anche qualche italiano.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Quando
quest'anno mi sono imbattuto in banchetti che vendevano bustine di
erba, canne già pronte, grinder, magic cookies e altro non credevo ai
miei occhi. "Cannabis is not illegal in Thailand anymore!" scriveva
qualcuno, sapendo che in molti avrebbero condiviso la mia incredulità.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Basta
che non te la fumi in pubblico, che te la porti a casa e la consumi in
privato, per il resto sei a posto. Io non ho comprato nulla. Sono
decisamente a favore della depenalizzazione ma non sono mai stato un
gran consumatore. I ricordi del passato poi mi incutono ancora un certo
timore reverenziale.<br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Ovviamente
lo spirito d'iniziativa dei thailandesi non ha tardato a mettersi in
moto. La prima settimana ho visto due banchetti, la seconda cinque, alla
terza sono apparsi i furgoncini, infine gli ambulanti col bauletto che
si aggirano tra i tavoli del bar. <br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Dal
bando alla deregulation il passo è stato breve. Probabilmente la
saturazione del mercato imporrà l'assestamento su una posizione di
equlibrio. Ci vorrà qualche settimana, forse dei mesi. La situazione
però è fluida: per ora i clienti sono nella stragrande maggioranza
ragazzi del posto, ma i turisti sono di nuovo in aumento ed è difficile
prevedere l'andamento della domanda.</span></p><span style="font-family: arial;">Ovviamente
poi ci sarà qualcuno che si farà beccare a fumare in strada, come se stesse bevendo una birra. E
sarà quello il momento in cui gli avvoltoi in uniforme potranno tornare
a volteggiare sui cieli della città degli angeli.<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3O-CtJDk4-3FF7BMeOAlAZE02uHaWiDRNDbGtDZgrIJrAoyme3JOoX4s_XWCMXZztYLcvdNTgrUxS24SsF9X59NtuU5aIhyrq-2QsL7Dnb8UbO_ktFNktPWisH60AeAuw3FgN9MTKDlpRQwKa3ToCHvM0B6AwPUkQRqYhhH43EQBRM0aP3waQJkpS/s4032/20220619_222129.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3O-CtJDk4-3FF7BMeOAlAZE02uHaWiDRNDbGtDZgrIJrAoyme3JOoX4s_XWCMXZztYLcvdNTgrUxS24SsF9X59NtuU5aIhyrq-2QsL7Dnb8UbO_ktFNktPWisH60AeAuw3FgN9MTKDlpRQwKa3ToCHvM0B6AwPUkQRqYhhH43EQBRM0aP3waQJkpS/s320/20220619_222129.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chioschetto</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPSR66KyEJxgr-1tEuIZw1d6Saqkn958lXb99lVRJiXz5OaS0zFf7ALrvakK7aeH6GGTl1kQtvM3J5a7cwfULG_K7v5NsquTzcbxsSsQc4mEaPxj1oOAh63NPqaGdDkMu8OSZ4L0XY_VejaxslqavqkLVb8m-HpN_NI_Z3tS6X4wnJjB2yt3P6NMcU/s4032/20220619_221736.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPSR66KyEJxgr-1tEuIZw1d6Saqkn958lXb99lVRJiXz5OaS0zFf7ALrvakK7aeH6GGTl1kQtvM3J5a7cwfULG_K7v5NsquTzcbxsSsQc4mEaPxj1oOAh63NPqaGdDkMu8OSZ4L0XY_VejaxslqavqkLVb8m-HpN_NI_Z3tS6X4wnJjB2yt3P6NMcU/s320/20220619_221736.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Furgoncino</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIsujyXGyUd2knFcjQF07S0UZDoGfmaoapLUw0PjOPsNjYex8YO5AEHrDuS24tBZhmgXcs4dKN90GyKgtwgEgUueqPYQy39KoQxWQcK5nMbY5rXjGJTUcCPwZ2YKLFFhBX2WKlUa1GhYGPkzhDH73iFIHpwPv447fVHfovBMq5WnCo4QSeyOug5v1V/s4032/20220619_221640.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIsujyXGyUd2knFcjQF07S0UZDoGfmaoapLUw0PjOPsNjYex8YO5AEHrDuS24tBZhmgXcs4dKN90GyKgtwgEgUueqPYQy39KoQxWQcK5nMbY5rXjGJTUcCPwZ2YKLFFhBX2WKlUa1GhYGPkzhDH73iFIHpwPv447fVHfovBMq5WnCo4QSeyOug5v1V/s320/20220619_221640.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Di lato<br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSyVpZSOwM70KvjvaJ3mYWKSepF9c39TK6SOUNHTYzdPHLG2Xko2A_FHbGCLsh6XV6Ypl_tStMNsfjJ7Q3clpUOeW2QIliy6ILopdtJn8EbfhyVLcdOR0ynXiKfKOWGrP8f4Xr40Clg8HEl-KImorVvS9OBRpSrHybDsXWTvrgPSadLT4Sf_JDbYKD/s4032/20220619_221614.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSyVpZSOwM70KvjvaJ3mYWKSepF9c39TK6SOUNHTYzdPHLG2Xko2A_FHbGCLsh6XV6Ypl_tStMNsfjJ7Q3clpUOeW2QIliy6ILopdtJn8EbfhyVLcdOR0ynXiKfKOWGrP8f4Xr40Clg8HEl-KImorVvS9OBRpSrHybDsXWTvrgPSadLT4Sf_JDbYKD/s320/20220619_221614.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Altro furgoncino<br /></td></tr></tbody></table><br /></span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com6Thanon Khao San, Khwaeng Talat Yot, Khet Phra Nakhon, Krung Thep Maha Nakhon 10200, Thailand13.7589206 100.4972578-14.551313236178846 65.3410078 42.069154436178849 135.6535078tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-67637530043964572892022-06-28T10:08:00.001+02:002022-06-29T06:00:27.300+02:00Ancora pillole di decadenza - Bangkok, Thailandia<p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgufzskK7nr6be0m94weXuckMrtR58dvgjurK51h42VsUXgWFIH1I3gV06Ow4ulV9J_UOm9wuaOgnw4BgJptMI38nf3BAVlqlJWKFZC0i5Wi4HXU7hiwUWwzhA6VLpUTinnmWzrmx-m0PVDFkdRHuhCh8CRPav1klUAlInbZprFV4HKpHZLcbqitg-V/s4032/20220609_025947.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgufzskK7nr6be0m94weXuckMrtR58dvgjurK51h42VsUXgWFIH1I3gV06Ow4ulV9J_UOm9wuaOgnw4BgJptMI38nf3BAVlqlJWKFZC0i5Wi4HXU7hiwUWwzhA6VLpUTinnmWzrmx-m0PVDFkdRHuhCh8CRPav1klUAlInbZprFV4HKpHZLcbqitg-V/s320/20220609_025947.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un palloncino gonfiato con la miscela di gas e aria<br /></td></tr></tbody></table><p><span style="font-family: arial;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"></table><span style="font-family: arial;">Alcuni anni fa, prima della pandemia, la polizia di Bangkok aveva preso uno dei pochi provvedimenti di cui potessero andare fieri a livello internazionale. Intendo un provvedimento serio, messo in pratica, non una semplice dichiarazione d'intenti che potesse essere spazzata sotto lo zerbino allungando una mazzetta.</span><p></p><p></p><p><span style="font-family: arial;">Da alcuni mesi era diventato estremamente popolare aspirare a pieni polmoni il contenuto di un palloncino gonfiato con una miscela d'aria e di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Ossido_di_diazoto" target="_blank">monossido di diazoto</a>, volgarmente detto "gas esilarante" ("laughing gas" in inglese). I baretti sistemati alla buona lungo il ciglio della strada vendevano birra, cocktail scadenti in secchiello di plastica (i famosi bucket) e appunto i palloncini di laughing gas. La gente beveva, inalava, si ubriacava e si stordiva. L'effetto di questo gas infatti non è esattamente esilarante bensì leggermente inebriante e alla lunga anche </span><span style="font-family: arial;"><span style="font-family: arial;">anestetizzante e </span>dissociativo. </span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: arial;">La polizia era stata a guardare per un bel po', magari riscuotendo delle mazzette dai venditori. Poi, un bel giorno, forse sotto pressione di qualche ministro, delle autorità sanitarie o della FDA thailandese, <a href="https://www.khaosodenglish.com/news/2019/07/12/not-a-joke-police-raid-khaosan-for-laughing-gas/" target="_blank">si era incazzata</a>. Gli agenti effettuarono un'incursione, chiusero i bar incriminati, arrestarono varie persone e confiscarono la merce illegale.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Avevano persino esposto delle foto del materiale sequestrato, accompagnate da un'informativa in thailandese e in inglese sugli effetti dannosi per la salute e l'ambiente del composto (il monossido di azoto è un potente gas serra).</span></p><p><span style="font-family: arial;">Forse l'azione era offuscata da un po' di ipocrisia ma a me era piaciuta: applichi pene severe per chi fa uso di cannabis, che fa più bene che male, e non batti ciglio se dei ragazzini si fanno di un gas nocivo sotto i tuoi occhi? Insensato.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Purtroppo il ciclone del covid ha scompigliato le carte. Torno a Bangkok e vengo accolto dallo scempio di centinaia di ragazzini thailandesi che aspirano un palloncino dietro l'altro. Tutto come prima, anzi peggio. Perché se tre anni fa ti vendevano un paio di palloncini per 2 o 3 euro, ora per poco più puoi comprarti una scatoletta da 10 ricariche. Degli addetti si aggirano tra i tavoli con il dispositivo che serve a gonfiarli. Li chiami, gli dai una cartuccia, loro la avvitano alla sede d'ingresso sulla bomboletta, che credo sia piena di aria compressa, sistemano il palloncino sull'ugello di uscita, premono una leva e ti porgono il palloncino gonfiatto.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Ho visto un gruppetto di giovani ragazze che aveva sul tavolo più di dieci scatolette da dieci ricariche l'una. Chiedo ad un'amica in comune quante ne hanno comprate. "Una ventina" mi risponde. In due se le sono inalate tutte nel giro di qualche ora: 100 palloncini a testa, fai che qualcuno l'hanno perso e altri li hanno offerti in giro, se ne saranno fatti almeno 70, uno dietro l'altro, come delle fumatrici incallite che accendono una nuova sigaretta con la brace di quelle che stanno per finire.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Sciocco da parte dei ragazzini, cinico da parte dei venditori e irresponsabile da parte delle autorità. Perché hanno fatto marcia indietro? Corruzione? Forse. Libera tutti post covid? Magari.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Ma allora lascia anche che la gente si faccia le canne in strada, no? Controlla la provenienza, tassa pure, ma lascia fare.</span></p><p><span style="font-family: arial;">E attenzione, forse sta succedendo. Ho notato dei banchetti che vendono...ma no, no, questo è l'argomento di un'altra storia.</span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEygJIfn63GdWt4racs1qQ4daLzyM6i-VuWfZVNgoTRzZEHvBTN7qjV8J3Ko6Gi2iT-hfJv7uypEvNM3ISkM658_f5z846g6C07-4zGPcS9G1layu4FMIWxxweXmTYVN3eU7Yc8rZM3xR5F934R4cfd5suUNfi3rrnQ4ogKBZjVDRM9MwiW9j50q0W/s4032/20220609_030134.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEygJIfn63GdWt4racs1qQ4daLzyM6i-VuWfZVNgoTRzZEHvBTN7qjV8J3Ko6Gi2iT-hfJv7uypEvNM3ISkM658_f5z846g6C07-4zGPcS9G1layu4FMIWxxweXmTYVN3eU7Yc8rZM3xR5F934R4cfd5suUNfi3rrnQ4ogKBZjVDRM9MwiW9j50q0W/s320/20220609_030134.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il dispositivo di gonfiaggio<br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJOcME-KTe-_fRyBSSrlENVybt8P34qNebQd3n-aYPX5DGQXpLTgO-dZqyz_Vg9kO0tmPykw4v_SUurHBwUFtEIFJtSr5Mt0g1-bdfDyyFc0tch5XzEK9zCYkwGdmJQKKcjAIEDhR0LIVipbCwMezr6jvW4j4aDHNKQ6C1sDbSwF6jHx_Pis7fDllk/s4032/20220609_024722.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJOcME-KTe-_fRyBSSrlENVybt8P34qNebQd3n-aYPX5DGQXpLTgO-dZqyz_Vg9kO0tmPykw4v_SUurHBwUFtEIFJtSr5Mt0g1-bdfDyyFc0tch5XzEK9zCYkwGdmJQKKcjAIEDhR0LIVipbCwMezr6jvW4j4aDHNKQ6C1sDbSwF6jHx_Pis7fDllk/s320/20220609_024722.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Le scatolette da 10 ricariche<br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUdUPympLoj-iJcMtHKumiUCViWoKr8zgt6cpDED35kOdtU_7Zp6p5Nyc648hV4G8qwIy5KUYz5_UDc5Ox1heTkuWy8lifUB1kolGsP-b1ls-G4zyQncPn2S4k5zsnWwKy1qwprPWKpqr5dNamFVcoUgWy9oEaoYD_FUuqL6bTVv8KG1fTP1I6wHq8/s4032/20220609_025652.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUdUPympLoj-iJcMtHKumiUCViWoKr8zgt6cpDED35kOdtU_7Zp6p5Nyc648hV4G8qwIy5KUYz5_UDc5Ox1heTkuWy8lifUB1kolGsP-b1ls-G4zyQncPn2S4k5zsnWwKy1qwprPWKpqr5dNamFVcoUgWy9oEaoYD_FUuqL6bTVv8KG1fTP1I6wHq8/s320/20220609_025652.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fase del gonfiaggio<br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq3-7MtmEH8g-1Qcyhic3xMvnL0Oda4ResmhsiiKvjGZ1Y-JyfW1P462kVzsIjJHa8TPc2sqihwrvOMgXAw0xSmnWg0bfV7gpBKmsfFfjWziywJ0-pHrKc8nESbyOIqAMFtY7nFeUqpubnMqaAQzfTi5FrWYqXn0Z5wvtZIvgYYLk6imPTq9GJ8Lv6/s4032/20220609_025917.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq3-7MtmEH8g-1Qcyhic3xMvnL0Oda4ResmhsiiKvjGZ1Y-JyfW1P462kVzsIjJHa8TPc2sqihwrvOMgXAw0xSmnWg0bfV7gpBKmsfFfjWziywJ0-pHrKc8nESbyOIqAMFtY7nFeUqpubnMqaAQzfTi5FrWYqXn0Z5wvtZIvgYYLk6imPTq9GJ8Lv6/s320/20220609_025917.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fase del gonfiaggio</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqoCuT2g5gTiNzE-v9vzQrMYzE_KthE_YRNWdND-xtQSlJo-PUgLhSzQ3YWsbbfIT4UQsVMeyaOz7XZiI23ekIeQFSl-LLl7ibfNkVMG6pUzvOTvtGJCHGRnCtSWA5MthgCIAmbcww8twqKMjZd9jtdOxHXzAt-N16Chq61iZD142clSj8dxMN0yOx/s4032/20220609_025921.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqoCuT2g5gTiNzE-v9vzQrMYzE_KthE_YRNWdND-xtQSlJo-PUgLhSzQ3YWsbbfIT4UQsVMeyaOz7XZiI23ekIeQFSl-LLl7ibfNkVMG6pUzvOTvtGJCHGRnCtSWA5MthgCIAmbcww8twqKMjZd9jtdOxHXzAt-N16Chq61iZD142clSj8dxMN0yOx/s320/20220609_025921.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fase del gonfiaggio</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUFdoPpsOp3zUXhZ9aUZYI5Ync3FNPhMOoOecM_duSYgAHkLIYMO3LhOrnwP23gD-atCXFnOwlN2umrLWPOW88HJ5pBdO98qoPZa2w7eecJWzlj4E0EkD7gIs58qySuRPM3fUafitDDxNC-3SGMS5c7RbvuGghKvKS5WmWCjtyYXGOptZB1D2BiiQo/s4032/20220609_025922.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUFdoPpsOp3zUXhZ9aUZYI5Ync3FNPhMOoOecM_duSYgAHkLIYMO3LhOrnwP23gD-atCXFnOwlN2umrLWPOW88HJ5pBdO98qoPZa2w7eecJWzlj4E0EkD7gIs58qySuRPM3fUafitDDxNC-3SGMS5c7RbvuGghKvKS5WmWCjtyYXGOptZB1D2BiiQo/s320/20220609_025922.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fase del gonfiaggio</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX5wIv8olEoTMj7uInq8QfHQ4e7730Yf7wS1yR4SdXydhDqjUTTmDnkFp3JSo5CIxdU9ui5lXKj5V5i_bDa9L2SM8SJEQn1WWcS1ohxhm0e5ydxiyb7pVgi_kOVhCscbZtyInU-zROgrSCnw3LDFIlrCgg70Hiy7IUISmyWaixAe2xP7k19D97bGgd/s4032/20220609_025923.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX5wIv8olEoTMj7uInq8QfHQ4e7730Yf7wS1yR4SdXydhDqjUTTmDnkFp3JSo5CIxdU9ui5lXKj5V5i_bDa9L2SM8SJEQn1WWcS1ohxhm0e5ydxiyb7pVgi_kOVhCscbZtyInU-zROgrSCnw3LDFIlrCgg70Hiy7IUISmyWaixAe2xP7k19D97bGgd/s320/20220609_025923.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fase del gonfiaggio</td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGvARNiad4ZkU6ligd1L7jgLXohAeF7VzgYhDUwNsD7QGD3RDmJV8AUxk7x9gyRZsRMSiHFr0Yt-05g-4dN4yDrw8XQ_LLWWh_qP2cPrUzsy5LhKgrH_zRsmysUukuOk6vVRq1JuV3zboUiKPxBxBPhEsUGwTb2H2WRArgpj6dd-bEnALAIwt5nulk/s4032/20220609_025945.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGvARNiad4ZkU6ligd1L7jgLXohAeF7VzgYhDUwNsD7QGD3RDmJV8AUxk7x9gyRZsRMSiHFr0Yt-05g-4dN4yDrw8XQ_LLWWh_qP2cPrUzsy5LhKgrH_zRsmysUukuOk6vVRq1JuV3zboUiKPxBxBPhEsUGwTb2H2WRArgpj6dd-bEnALAIwt5nulk/s320/20220609_025945.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fase del gonfiaggio</td></tr></tbody></table><br /><span style="font-family: arial;"><br /></span><p></p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0Thanon Khao San, Khwaeng Talat Yot, Khet Phra Nakhon, Krung Thep Maha Nakhon 10200, Thailand13.7589206 100.4972578-14.551313236178846 65.3410078 42.069154436178849 135.6535078tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-43921601649004840792022-06-21T11:47:00.001+02:002022-06-21T12:54:21.792+02:00Altre pillole di decadenza - Bangkok, Thailandia<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLyGde5JPSnD2Kv6_LefPaJD5xFpWPen5zKJXQarGYlK43Q9IBEGw55YG9S110LxP7mLsQqJjmMyKoXdTy37jJ9RTsFYR-ju2c1ks1V0TKjwgTVrGK3EJtHoC1oweYyyNIP95n2kNXZyduDSpeV6cpL4gIl9Ggnn_e_zKnE2_WFBqZGUN9cGheX1k2/s4032/20220603_011030.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLyGde5JPSnD2Kv6_LefPaJD5xFpWPen5zKJXQarGYlK43Q9IBEGw55YG9S110LxP7mLsQqJjmMyKoXdTy37jJ9RTsFYR-ju2c1ks1V0TKjwgTVrGK3EJtHoC1oweYyyNIP95n2kNXZyduDSpeV6cpL4gIl9Ggnn_e_zKnE2_WFBqZGUN9cGheX1k2/w240-h320/20220603_011030.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">E dai, ragazzi, prendete bene la mira!<br /></td></tr></tbody></table><p><span style="font-family: arial;">Come già detto in <a href="https://www.fabiopulito.com/2022/06/the-show-must-go-on.html" target="_blank">precedenza</a> la zona turistica di Bangkok di questi tempi si rivolge alla clientela interna per colmare il vuoto lasciato dal turismo straniero di massa.</span></p><p><span style="font-family: arial;">All'ora di chiusura dei bar e dei club vedi gruppetti di thailandesi che si avviano verso le fermate dei taxi. Spesso due di loro reggono dai lati un loro amico/a completamente sbronzo/a. Una scena da commediola romantica di serie C, materializzata nel centro della capitale siamese. <span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: arial;">L'intossicato è completamente andato, spesso non riesce nemmeno a muovere le gambe e i suoi piedi strisciano di punta sulla pavimentazione nuova della strada principale o sull'asfalto di quelle secondarie. A volte non indossa una scarpa, o nessuna scarpa. Quando è cosciente, invece, di solito passa il tempo a vomitare. In questi casi, visto che gli amici sono impegnati a trasportarlo, gli hanno piazzato la faccia dentro ad un sacchetto del 7eleven, con le maniglie avvolte attorno alle orecchie. Sembra uno di quei cavalli che trainano i carri per turisti nei centri di alcuna città europee, che mangiano la biada col lungo muso infilato in un sacco di iuta che pende dal loro collo.</span><p></p><p><span style="font-family: arial;">Ti guardi attorno e ne vedi molti di questi gruppetti. Aderiscono tutti al modello descritto sopra, nelle sue due varianti: 1) lo sbronzo è incoscente e striscia i piedi lungo la strada o 2) è cosciente e vomita nel sacchetto appeso alle sue orecchie.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Avanzano lentamente, ondeggiando e sbandando. <br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Sembra un'innocua apocalisse zombi. Puoi stare a goderti questo spettacolo "The walking drunk" con la tua birretta in tutta tranquillità, senza timore di essere morso e trasformato in uno di loro. A meno che anche tu di birrette non ne abbia bevute troppe, s'intende.</span><br /></p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com1Thanon Khao San, Khwaeng Talat Yot, Khet Phra Nakhon, Krung Thep Maha Nakhon 10200, Thailand13.7589206 100.4972578-26.608145740882154 30.1847578 54.125986940882157 170.8097578tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-30336845278676597132022-06-20T08:57:00.000+02:002022-06-20T08:57:23.013+02:00Agenzie di viaggi: aneddoti - Koh Chang, Thailandia <p><span style="font-family: arial;"><b> </b></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgriAUgMER-1t88hfJGiwEdOE6VuSLfYPe7oyJD-gtTz4ReUFgJdIr7BHQLzGAF0oGyY3hnrM4pgTOkKiYEtRT4Gg_bAg-t1k-IdEDYOxyoE-htE_4H-EED1lr9tj-Bdo76KoUzytOzHqN7qAacJrKEoPgCvPRr6q6X6WLZIQos6DDHYH2pr2fFMH8A/s2016/20220615_172612.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2016" data-original-width="1512" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgriAUgMER-1t88hfJGiwEdOE6VuSLfYPe7oyJD-gtTz4ReUFgJdIr7BHQLzGAF0oGyY3hnrM4pgTOkKiYEtRT4Gg_bAg-t1k-IdEDYOxyoE-htE_4H-EED1lr9tj-Bdo76KoUzytOzHqN7qAacJrKEoPgCvPRr6q6X6WLZIQos6DDHYH2pr2fFMH8A/s320/20220615_172612.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un'agenzia turistica che noleggia anche moto<br /></td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><b></b></span></div><span style="font-family: arial;"><b></b></span><p></p><p><span style="font-family: arial;"><b>Aneddoto #1 </b><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Il viaggiatore entra in un'agenzia di viaggi.</span></p><p><span style="font-family: arial;">"Vorrei andare a Koh Chang, domani".</span></p><p><span style="font-family: arial;">L'addetto prende il cellulare e compone un numero che copia da un foglietto. </span></p><p><span style="font-family: arial;">Tradotto a cazzo dal thai: "Avete un posto per la tratta Bangkok - Koh Chang di domani?"</span></p><p><span style="font-family: arial;">Ascolta la risposta, saluta e mette giù il telefono.<br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"Sì, c'è posto, vuoi andare?"</span></p><p><span style="font-family: arial;">"Sì, certo."</span></p><p><span style="font-family: arial;">L'addetto compila un voucher e lo consegna al viaggiatore. Questi gli porge il denaro. Poi però è assalito da un dubbio.<br /></span></p><p><span style="font-family: arial;"><span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: arial;">"Ma non dovresti chiamare di nuovo e confermare il posto? Comunicando anche il numero del voucher?"</span><p></p><p><span style="font-family: arial;">"Ma va, è tutto a posto, ti verranno a prendere davanti allo Starbucks alle 5am in punto."</span></p><p><span style="font-family: arial;">Ci manca che dica: "Non vorrai insegnarmi il mio mestiere, vero, turista apprendista?"</span></p><p><span style="font-family: arial;">Ore 5am. Davanti a Starbucks passa barcollando qualche reduce della notte di bagordi, poi un camion della spazzatura, qualcun altro che si alza presto per lavorare. Di pullman per Koh Chang nemmeno l'ombra. Cinque minuti più tardi, come consigliato dall'addetto dell'agenzia, il viaggiatore chiama il numero dell'azienda di trasporto, </span></p><p><span style="font-family: arial;">"Salve. Sono davanti a Starbucks, sto aspettando il minivan per Koh Chang."</span></p><p><span style="font-family: arial;">Dopo qualche secondo di quello che sembra essere un silenzio imbarazzato un uomo risponde:<br />"Koh Chang? Ah Okay..." E mette giù.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Il viaggiatore non sa se essere rassicurato (ha comunque risposto qualcuno), oppure allarmato ulteriormente (non hanno detto che stanno arrivando). <br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Dopo un paio di minuti un tizio scende da un motorino e si avvicina al viaggiatore. </span></p><p><span style="font-family: arial;">"Vai a Koh Chang?"</span></p><p><span style="font-family: arial;">"Sì!" <br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Il viaggiatore fa per prendere il bagaglio. </span></p><p><span style="font-family: arial;">"Mi fai vedere il tuo voucher?"</span></p><p><span style="font-family: arial;">...</span></p><p><span style="font-family: arial;">"Ah, vedi, la tua agenzia non ha confermato la tratta, ha solo chiamato per chiedere informazioni sulla disponibilità."</span></p><p><span style="font-family: arial;">Il viaggiatore ripensa all'addetto che lo trattava con sufficienza.</span></p><p><span style="font-family: arial;">"Glielo avevo anche detto! E adesso?"</span></p><p><span style="font-family: arial;">"Ti possiamo far fare il viaggio con i mezzi di linea."</span></p><p><span style="font-family: arial;">"Ma il bus è quello scomodo che fa un sacco di fermate?"</span></p><p><span style="font-family: arial;">"Sì!"</span></p><p><span style="font-family: arial;">"E prenderei dei mezzi che dovrebbero costare metà del prezzo, ma senza ricevere un rimborso?" </span></p><p><span style="font-family: arial;">"Esatto!"</span></p><p><span style="font-family: arial;">"E ci metterei il doppio del tempo?"</span></p><p><span style="font-family: arial;">"Più o meno, sì!"</span></p><p><span style="font-family: arial;">"Va beh, ci riproverò domani." </span></p><p><b><span style="font-family: arial;">Aneddoto #2</span></b></p><p><span style="font-family: arial;">Un biglietto di bus, treno o traghetto si può comprare direttamente da chi eroga il servizio, oppure, se non si sa come raggiungere l'azienda o si vuole risparmiare del tempo, si ricorre al servizio di una delle tante agenzie di viaggio disseminate un po' dappertutto nelle zone turistiche. Purtroppo anche se sembrano tutte uguali non lo sono per niente, specialmente riguardo ai prezzi. Un biglietto che l'azienda principale vende a 850b si può trovare a 900b in un'agenzia (50b di ricarico/commissione), ma a ben 1150b in quella che sta solo cento metri più in là. La cifra in valore assoluto non è enorme, ma si tratta di un ricarico quattro volte più grande: 300% in più! </span></p><p><b><span style="font-family: arial;">Aneddoto #3</span></b></p><p><span style="font-family: arial;">Un tedesco mi racconta di un suo viaggio da Ho Chi Minh City, Vietnam, a Phnom Penh, la capitale della Cambogia. A Ho Chi Minh City un'agenzia di viaggi espone un cartellone che pubblizza un viaggio in bus per Phnom Penh di sole quattro ore! Impossibile, pensa il tedesco. Entra e chiede delucidazioni. L'addetta gli spiega: "Sì, in effetti scriviamo così per attirare i clienti, ma in realtà il viaggio dura 5 ore."</span></p><p><span style="font-family: arial;">Bugiarda incallita, pensa il tedesco, anche cinque ore è improponibile. Compra comunque il biglietto. Sulla quale l'addetta scrive: "Durata: 7 ore."</span></p><p><span style="font-family: arial;">Quindi finora abbiamo 3, 5 e 7. Ma non è finita, c'è chi offre di più . <span><br /></span></span></p><p><span style="font-family: arial;"><span>Entrando nel mezzo il tedesco chiede all'autista fra quanto è previsto l'arrivo a Phnom Penh.</span></span></p><p><span style="font-family: arial;"><span>"10 ore, mon ami!"</span></span></p><p><span style="font-family: arial;"><span>A giochi fatti</span>, l<span>'autobus sarà arrivato nella capitale cambogiana 12 ore dopo la partenza.</span></span></p><p><span style="font-family: arial;">In effetti i clienti li attirano, con un effetto vagamente comico. <br /></span></p><p><span style="font-family: arial;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4Tvps94QnbyTGWjA3g6XmoNbAWudwpotvT_1Lxiw3ls2ScaAmS6m1D-hoEPoQ0hExva5N6vP7qYCTKaK4ZJfRbmMO5p5xmLikgu8Go5ZT23AVGO2NPXV5nrCBiwWli0B6WfruuwdlKrAS-_QDnql8rf9YDAAjfPh6tNE1IBuJupFEpFngZLRhq6Rn/s2016/20220615_172523.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2016" data-original-width="1512" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4Tvps94QnbyTGWjA3g6XmoNbAWudwpotvT_1Lxiw3ls2ScaAmS6m1D-hoEPoQ0hExva5N6vP7qYCTKaK4ZJfRbmMO5p5xmLikgu8Go5ZT23AVGO2NPXV5nrCBiwWli0B6WfruuwdlKrAS-_QDnql8rf9YDAAjfPh6tNE1IBuJupFEpFngZLRhq6Rn/s320/20220615_172523.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La stanza di qualcuno convertita ad agenzia. Vi fanno pure il bucato.<br /></td></tr></tbody></table><span style="font-family: arial;"><br /></span><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbyaFSKYpjKxWUvOM8_uov9W5AYDThYMdMhLIp9mzNhBxbV202kL-KnIpLS8OOmSYGNLf_8iWf_bUhtxVK9mN_B9rU-DrxuWFTlif9TXoguBLhcoUcRT7BVGjVbwEB01h1A0BLJV6FnagDJKR9iRmN6NlCZQQjwlnOnyJsYyUk3-azoL4M3E8SUPqs/s2016/20220615_180650.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2016" data-original-width="1512" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbyaFSKYpjKxWUvOM8_uov9W5AYDThYMdMhLIp9mzNhBxbV202kL-KnIpLS8OOmSYGNLf_8iWf_bUhtxVK9mN_B9rU-DrxuWFTlif9TXoguBLhcoUcRT7BVGjVbwEB01h1A0BLJV6FnagDJKR9iRmN6NlCZQQjwlnOnyJsYyUk3-azoL4M3E8SUPqs/s320/20220615_180650.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chiusa per ferie, come se non ne avessero fatte abbastanza, forzatamente.<br /></td></tr></tbody></table><span style="font-family: arial;"> </span><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv8XNZia3LVj8iIAKNM4OyDrbNt6Bv-issHTeeFEJJKgC38AttTmLi9xlwxq3lZs2pecGaWEZjxAWLnX7m2vbcWHrBRJ84bUA9wEB6sSRy7ibJGxMd3y8mQ4EQ1nXJ9rDAVuKNsIJuG8vyYXdbZxmHDm5h4dU91KjrCH2O64mbL2wxhh1biuO11oGd/s2016/20220615_172724.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2016" data-original-width="1512" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv8XNZia3LVj8iIAKNM4OyDrbNt6Bv-issHTeeFEJJKgC38AttTmLi9xlwxq3lZs2pecGaWEZjxAWLnX7m2vbcWHrBRJ84bUA9wEB6sSRy7ibJGxMd3y8mQ4EQ1nXJ9rDAVuKNsIJuG8vyYXdbZxmHDm5h4dU91KjrCH2O64mbL2wxhh1biuO11oGd/s320/20220615_172724.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chiusa, forse per sempre.<br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjirdizX-aOiaX--XGt61FqdQFEcR-y6oknOP_15tfP5tOrwtCtHz6pwoWyhPCxsmvmMhqeOYy_zOwq6xPuAun7Ds06VCQEv1_Myfs4-TKpF4lUR070iQwmoM3upIlmaWtcJ47V-pZlANSj32FmVvs-agn7QtH-j_36FqS7DYsgOtEc6pVVJ21mcKqb/s2016/20220615_154026.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2016" data-original-width="1512" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjirdizX-aOiaX--XGt61FqdQFEcR-y6oknOP_15tfP5tOrwtCtHz6pwoWyhPCxsmvmMhqeOYy_zOwq6xPuAun7Ds06VCQEv1_Myfs4-TKpF4lUR070iQwmoM3upIlmaWtcJ47V-pZlANSj32FmVvs-agn7QtH-j_36FqS7DYsgOtEc6pVVJ21mcKqb/s320/20220615_154026.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Bonus: toro meccanico da allenamento per rodeo, dismesso, in locale chiuso.<br /></td></tr></tbody></table><br />Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-86903892308554403572022-06-17T09:48:00.002+02:002022-06-18T12:10:38.492+02:00Misure anti-covid, Bangkok - Thailandia<p><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3dmKsWBL-fn4CzBoK2gCdzvLuFCFGLzXNXQEqer8KFyWz5WheR9x0GYN_Eja9LT8OECVGIoPwLDruC2fExOycpLkKS5OnJ1YY1gvmxdy9KteH2RfLv6-4YxKXrH-kJoe6IGafFGjfTVLsea_mVq08haOBJtGrZQdPQPbDNOisGQeoOkhh2cnYyxWy/s4032/20220610_144520.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3dmKsWBL-fn4CzBoK2gCdzvLuFCFGLzXNXQEqer8KFyWz5WheR9x0GYN_Eja9LT8OECVGIoPwLDruC2fExOycpLkKS5OnJ1YY1gvmxdy9KteH2RfLv6-4YxKXrH-kJoe6IGafFGjfTVLsea_mVq08haOBJtGrZQdPQPbDNOisGQeoOkhh2cnYyxWy/s320/20220610_144520.jpg" width="240" /></a></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><br /></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Termometro<br /></td></tr></tbody></table><span style="font-family: arial;"><br />In quanto ad allentamento delle misure anti-covid la Thailandia è ancora indietro rispetto a noi. </span><p></p><p><span style="font-family: arial;">L'obbligo più sorprendente è quello della mascherina all'aperto, che teoricamente è ancora in vigore. Onestamente se non sono in qualche zona particolarmente a rischio non la porto mai, col caldo che fa è davvero soffocante. C'è da dire però che molti thailandesi sono ligi.<br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Anche all'interno di molte strutture se non la metti non succede nulla (come segnale in codice basta osservare se gli addetti la indossano o no, poi decidi di conseguenza). </span></p><p><span style="font-family: arial;">Nei supermercati, nei minimarket, nei centri commerciali e nei mezzi pubblici invece va indossata, non ci sono cazzi. Anche nei parchi pubblici è obbligatoria: all'ingresso c'è una guardia che ti invita ad indossarla e a controllare la temperatura sull'apposito dispositivo (vedi sotto).<br /></span></p><p><span style="font-family: arial;"><span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: arial;">Una differenza sostanziale rispetto all'Europa è la presenza appunto di termometri su colonnina all'ingresso di molte attività. Sono fissi e basta avvicinarci una mano. Sul display appare la temperatura e viene emesso anche un segnale sonoro. Rispetto ai nostri "a pistola" questi mi sembrano sempre tarati bene: non ricordo di aver mai osservato <a href="https://www.fabiopulito.com/2020/03/mi-hanno-appena-misurato-la-temperatura.html" target="_blank">misurazioni da rettile</a>. </span><p></p><p><span style="font-family: arial;">Quando, prima di partire, ho saputo che sarebbe stato un salto indietro nel tempo in quanto a restrizioni, mi ero preoccupato non poco. In realtà però non è nulla di particolarmente scocciante. Alla fine basta avere una mascherina in tasca e indossarla in quelle poche occasioni in cui è assolutamente necessario farlo.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Dicono anche che il primo luglio varie misure saranno rimosse. Attendiamo fiduciosi. <br /></span><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid2GDU39xhwn5D8BJgDNIN8FsuL33jbbndAE7uweslnZ52q2o2n5A5wP_FqL59AEnfzX7ZgCJ8XMOgqs34tuA9nqtCLfXLJHfr4V4YQh_Bvx3IF8kt6NKho_pWT7zuHrQnHaZMwk8UzK_AIvY0Hf96FyHPwC1KFxvMejMMl2ny-_d3nYMUqqgHJhPD/s4032/20220610_144524.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid2GDU39xhwn5D8BJgDNIN8FsuL33jbbndAE7uweslnZ52q2o2n5A5wP_FqL59AEnfzX7ZgCJ8XMOgqs34tuA9nqtCLfXLJHfr4V4YQh_Bvx3IF8kt6NKho_pWT7zuHrQnHaZMwk8UzK_AIvY0Hf96FyHPwC1KFxvMejMMl2ny-_d3nYMUqqgHJhPD/s320/20220610_144524.jpg" width="240" /></a></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><br /></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La mia misurazione<br /></td></tr></tbody></table><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2OUF5SmHW5XOphsPRsYmJwdYsmB1t_LGlIytf0gQWGTmTXvFmBToWF3ST6M-0YSnI3xProCWxO_Ya6Xuk7luNx7Tchq9kltQW5DnMh7wUq3XM-CzV72JAu_IyKiHK5rg77AI2UhSV_UaX8OSYB6_T34eu0JzNyDGp69v4bsb1_phERe8F-86zDGo9/s4032/20220610_144216.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2OUF5SmHW5XOphsPRsYmJwdYsmB1t_LGlIytf0gQWGTmTXvFmBToWF3ST6M-0YSnI3xProCWxO_Ya6Xuk7luNx7Tchq9kltQW5DnMh7wUq3XM-CzV72JAu_IyKiHK5rg77AI2UhSV_UaX8OSYB6_T34eu0JzNyDGp69v4bsb1_phERe8F-86zDGo9/s320/20220610_144216.jpg" width="240" /></a></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><br /></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tutti mascherati, come a carnevale<br /></td></tr></tbody></table></div><p></p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com288 Soi Sukhumvit 19, Khwaeng Khlong Toei Nuea, Khet Thawi Watthana, Krung Thep Maha Nakhon 10110, Thailand13.7379508 100.5603819-12.684287953404784 65.4041319 40.160189553404784 135.71663189999998tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-18117331708071981212022-06-09T11:09:00.000+02:002022-06-09T11:09:01.803+02:00Pillole di decadenza - Bangkok, Thailandia<p><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOAqeEPCp3D9j0c57q_MN3KOKmyV_EPVdghnAzfYa-Yu52pPPt6WHZgpDd8s71ATZNmCwDhi_FxtboLCvRDNbEhbmQ2AP-_pxKmu13wUP5wB-Z-9RSRg5gee047K8FsDisU5Uh8sgyHRIwG9MOvEb_uxlIRoOFvxkj4r-21hqxRppqmhVEAnpu5AEn/s4032/20220608_110131.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOAqeEPCp3D9j0c57q_MN3KOKmyV_EPVdghnAzfYa-Yu52pPPt6WHZgpDd8s71ATZNmCwDhi_FxtboLCvRDNbEhbmQ2AP-_pxKmu13wUP5wB-Z-9RSRg5gee047K8FsDisU5Uh8sgyHRIwG9MOvEb_uxlIRoOFvxkj4r-21hqxRppqmhVEAnpu5AEn/s320/20220608_110131.jpg" width="240" /></a></span></div><span style="font-family: arial;"><br />C'è un banchetto sul ciglio della strada, sistemato sul marciapiedi, tra la filiale di una grossa banca e un bar coi tavoli all'aperto. Tra i tavoli del bar e il banchetto giace stravaccato un vagabondo, visibilmente alcolizzato, narcotizzato e addormentato. Sta sdraiato in diagonale, con la testa rivolta verso la banca e i piedi che puntano il centro della carreggiata. La strada è chiusa al traffico e quindi non rischia di essere schiacciato sotto le ruote di un veicolo pesante, però qualche pedone distratto o uno dei mezzi a due ruote che si infilano tra la folla potrebbero passarci sopra. Tra l'altro è sera, il fondo stradale è color antracite e lui, oltre ad avere la carnagione scura, non si fa un bagno dal giorno dell'esame di terza media ed è spalmato di un denso strato di smorcia scura. </span><p></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: arial;">Un addetto alla sicurezza del bar cerca di svegliarlo e gli dice di spostarsi. Il vagabondo alza la testa e strabuzza gli occhi sbalordito, come il presidente di uno stato democratico destato in piena notte dagli ufficiali della giunta militare che ha appena messo in atto un colpo di stato. Sembra non capire cosa gli stia succedendo, forse la musica ad alto volume dei bar lo stordisce, anche se non aveva nemmeno scalfito il sonno profondo in cui era piombato. Si guarda attorno, con un'espressione da pazzo. Poi, quando vede l'addetto che gli dice di alzarsi, sembra pensare: "Ah, tutto qui? Mi hai svegliato perché dormivo in strada? Ma non ti preoccupare, è normale, vai, vai...". Quindi appoggia il capo a terra e </span><span style="font-family: arial;"><span style="font-family: arial;">in un batter di ciglia</span> rientra in fase NREM, quella pesante, a prova di techno music. </span></p><p><span style="font-family: arial;">I ragazzi che gestiscono il banchetto sono preoccupati perché il vagabondo non svolge esattamente la funzione di una modella davanti a una boutique, anzi proprio il contrario. Ora si è voltato: indossa una specie di gonnellina, senza le mutande, alla kilt scozzese. La gente che passa lo osserva con compassione quando lo vede dormire a terra ma viene travolta dallo sconcerto quando lo sguardo si posa sul pube esposto. Va da sé che affrettano il passo e non si accorgono nemmeno del banchetto. La coppietta aveva sperato nell'intervento dell'addetto del bar. Ora non resta loro che agire direttamente. Con l'aiuto di un altro ambulante lo svegliano di nuovo e cercano di far filtrare qualche semplice istruzione attraverso l'imbambolamento dell'alcol. Il vagabondo però non capisce nemmeno dove si trova. Quindi lo sollevano di forza per le braccia e lo spostano più indietro, in un punto più sicuro per lui e più conveniente per loro. La ragazza si sfila una banconota dalla tasca e gliela porge, dandogli qualche consiglio su come spenderla. Il vagabondo, che finora non ha capito nulla, comprende immediatamente il valore del gesto (altro whisky domani), quindi congiunge le mani, abbassa il capo e ringrazia devotamente.</span></p><p><span style="font-family: arial;">I ragazzi tornano al banchetto, prendono la boccetta del gel alcolico anti covid e ci si fanno la doccia. Poi cominciano a seguire i primi clienti, che senza la distrazione del vagabondo hanno cominciato a notare i prodotti esposti. </span></p><p><span style="font-family: arial;">Questa è l'anima del commercio, signore e signori: le apparenze contano.<br /></span></p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-48261322887375816882022-06-06T11:55:00.008+02:002022-06-08T05:36:44.291+02:00The show must go on - Bangkok, Thailandia<p><span style="font-family: arial;"> </span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuAhvlU_iwhDy7PyndhE_XzjsOmAg45ItQB-WDItyF6CDud3fs1F028rlUyx7gvDYRQ-e5ZWOYJ38Ge9Y20UW0MSW0xRZK21roGANYwYw-XPShjd-jga9dbj6o3wu9mndYG601JjCtXnqWy9ZZqAFp_k2EGfq60S4vg0_UcGglXPYQmQEe8esuxicD/s4032/20220605_183707.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuAhvlU_iwhDy7PyndhE_XzjsOmAg45ItQB-WDItyF6CDud3fs1F028rlUyx7gvDYRQ-e5ZWOYJ38Ge9Y20UW0MSW0xRZK21roGANYwYw-XPShjd-jga9dbj6o3wu9mndYG601JjCtXnqWy9ZZqAFp_k2EGfq60S4vg0_UcGglXPYQmQEe8esuxicD/s320/20220605_183707.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">7eleven, chiuso, wow<br /></td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"></span></div><span style="font-family: arial;"><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw0Eg46lwTWE6fkaKEafQYxhDkwHW-ksJ_qZJqMk7BhmmfcqoByQqqhRk1my63R8P6GvJdaDHuW8SdJRsBusym3VgErUWjXyrIJ2W2RZWgsIUgENU5VqHFG2B-XUnSVLMU9QEmK2LDAzyRud1MvSdnmmthJI2oI-o-BZj0xbh6ndSiIauLos37_sEs/s4032/20220531_135909.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw0Eg46lwTWE6fkaKEafQYxhDkwHW-ksJ_qZJqMk7BhmmfcqoByQqqhRk1my63R8P6GvJdaDHuW8SdJRsBusym3VgErUWjXyrIJ2W2RZWgsIUgENU5VqHFG2B-XUnSVLMU9QEmK2LDAzyRud1MvSdnmmthJI2oI-o-BZj0xbh6ndSiIauLos37_sEs/s320/20220531_135909.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Alberghetto-ristorantino<br /></td></tr></tbody></table><br /></span><p></p><p><span style="font-family: arial;">Torno a Bangkok dopo due anni di lontananza forzata, una versione macro del distanziamento sociale insomma. Molti mi chiedono com'è la situazione. Ecco un breve resoconto.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Innanzitutto ho visto solo Bangkok. Ho notizie di seconda mano da Pattaya, ma non so praticamente nulla delle condizioni di Chiang Mai, dell'Isan o delle isole a sud.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Il centro della capitale è abbastanza a posto. Vige ancora l'obbligo della mascherina ma se uno non la porta all'esterno non succede nulla. I centri commerciali sono aperti, gli alberghi e i ristoranti principali anche e i mezzi funzionano regolarmente. Va detto però che molti di coloro che trovavano impiego nel settore alberghiero e che sono rimasti a casa non hanno ancora ripreso a lavorare.<br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Per quanto riguarda la zona più turistica le vie principali sono piuttosto vivaci, almeno la sera, quando si riempiono di turisti (non ancora moltissimi) e (numerosissimi) ragazzi thailandesi alla ricerca di divertimento come se fosse ossigeno dopo un'apnea troppo lunga.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Prima del tramonto, quando sui marciapiedi </span><span style="font-family: arial;"><span style="font-family: arial;">non ci sono ancora i tavolini </span>e le casse della musica, si notano delle serrande abbassate. Ma sono ogni giorno di meno.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: arial;">Lungo le vie periferiche - oltre i canali o verso il fiume - </span><span style="font-family: arial;"><span style="font-family: arial;">invece</span> la scena è molto più triste. Forse addirittura il 50% dei locali - alberghetti, ristorantini, baretti e persino i minimarket della poderosa catena 7eleven - sono chiusi. Non semplicemente chiusi, ma proprio sprangati, murati, diroccati, "discarichizzati". La zona l'ho osservata bene nel corso degli ultimi due decenni e so che molte delle attività sono frutto dell'intraprendenza e della tenacia di famigliole semplici, che si sono lasciate alle spalle il lavoro sui campi e sono venute in città armate di un carretto per vendere spiedini o bibite ai turisti stranieri, hanno investito i risparmi per ingrandirsi e hanno creato dei complessi molto redditizi. Due anni di chiusura totale però sono troppi per molti di loro: ci sono gli affitti da pagare, i debiti contratti e magari una gestione squinternata e qualche vizio costoso. Con l'avvento della pandemia hanno ripreso il carretto parcheggiato in cantina e se ne sono tornati in campagna. </span></p><p><span style="font-family: arial;">Non tutti però. Il proprietario del caffè dove vengo spesso a lavorare sorseggiando americano bollente o ghiacciato, mi racconta che non ha mai chiuso, che quando le norme imponevano il solo asporto faceva accomodare i pochi clienti nel retro: </span><span style="font-family: arial;"><span style="font-family: arial;">praticamente </span>una versione thai di uno speak-easy proibizionista. Alle volte l'incasso della giornata ammontava a pochi euro, ma era sempre meglio che tornare al paesello, tramutatosi nel frattempo in un villaggio fantasma. G., un pensionato americano con cui chiacchiero spesso e che rivedo con piacere dopo questi anni di lontananza, mi confida che gli ha allungato qualche somma nei momenti più difficili.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Lo so che anche da noi è stata dura, ma se vi può servire come magra consolazione sappiate che viviamo comunque nella fettina (ristretta) più agiata del pianeta. E che per il resto dei poveri diavoli che abitano questa valle di lacrime non ci sono ammortizzatori sociali, disoccupazione, cassa integrazione, assegni vari, pensioni, procedure sanitarie onerose a costi da discount, prezzi calmierati, aiuti alle famiglie, ecc.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Per concludere con una nota più lieta, nella settimana abbondante che è trascorsa da quando sono arrivato ho notato che all'interno dei locali chiusi si è cominciato a sgomberare e ripulire, e che alcune attività hanno riaperto o stanno per farlo (la foto che segue è stata scattata nello stesso punto di quella di testa, alcuni giorni dopo).</span></p><p><span style="font-family: arial;">The show must go on.</span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkS2B0UEcrCnSmilhlOU3YFHs7w6Dp2BaD_PrVkwZ_XaqzvobAq8tb9OuYSMakj9GvzrcpWag9wt-FnZRV48wD-ruo0BAO7fRHS_x4wZtcfd50IpJ-DHW5rLrw4-7pEuKChiFZ_dxTtVL63UuYuV9yL5Vqsy6y6lz3W-lLQ_d41h6TcZxn7EWCnwpv/s4032/20220604_161059.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkS2B0UEcrCnSmilhlOU3YFHs7w6Dp2BaD_PrVkwZ_XaqzvobAq8tb9OuYSMakj9GvzrcpWag9wt-FnZRV48wD-ruo0BAO7fRHS_x4wZtcfd50IpJ-DHW5rLrw4-7pEuKChiFZ_dxTtVL63UuYuV9yL5Vqsy6y6lz3W-lLQ_d41h6TcZxn7EWCnwpv/s320/20220604_161059.jpg" width="240" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Stess<span style="font-family: inherit;">o alberghetto-ristorantino</span>, alcuni giorni dopo<br /></td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"></span></div><span style="font-family: arial;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: arial;"> </span><br /></p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com2Thanon Khao San, Khwaeng Talat Yot, Khet Phra Nakhon, Krung Thep Maha Nakhon 10200, Thailand13.7589206 100.4972578-31.432944826822069 -40.127742199999972 58.950786026822072 -118.87774220000006tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-81475468742324144962022-06-02T12:06:00.005+02:002022-06-06T21:52:06.887+02:00Come se niente fosse - Bangkok, Thailandia<p><span style="font-family: arial;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_QU5ii37cmn8_AyzkWPbkLU5P-Md440WtZhrY_i9RDlYHJqL9Qdyg6rlkjlP856a-h40Im3uhivZJjVxgWxQOYiUN-rQnIllLC8m3691jVxSr85bh2CCgT9LdQrJybcXfeYpo-UsQjVV6A78K4VMrSydz__Hr3orc7DDnxXtbLkhBv3VkfE_B-Vli/s3024/IMG_20220531_104342_479.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_QU5ii37cmn8_AyzkWPbkLU5P-Md440WtZhrY_i9RDlYHJqL9Qdyg6rlkjlP856a-h40Im3uhivZJjVxgWxQOYiUN-rQnIllLC8m3691jVxSr85bh2CCgT9LdQrJybcXfeYpo-UsQjVV6A78K4VMrSydz__Hr3orc7DDnxXtbLkhBv3VkfE_B-Vli/w320-h320/IMG_20220531_104342_479.jpg" title="RAMA VIII" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Saphan Rama VIII<br /></td></tr></tbody></table><span style="font-family: arial;"><br />Attraverso la strada per imboccare l'entrata del parchetto che dà sul fiume Chao Phraya, da dove voglio scattare una foto al ponte Rama VIII, illuminato di giallo dopo il tramonto. E' uno dei simboli dei miei decenni di viaggi in oriente, e sono due anni che non lo vedo.</span><p></p><p><span style="font-family: arial;">All'improvviso sento un botto. Mi volto e noto uno scooter adagiato a terra, un signore che cerca di sollevarlo e lì a fianco un pick-up con un paio di ragazzotti a bordo e il solito cargo di gente nel cassone posteriore. Attendono con calma che il signore alzi il motorino e sgomberi la carreggiata. Il signore maneggia con altrettanta calma lo scooter. Finalmente riesce a sollevarlo, ci sale sopra e lo riaccende. Gli operai del pick-up lo osservano senza commentare, nemmeno con qualche espressione facciale. </span></p><p><span style="font-family: arial;"><span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: arial;">Il signore del motorino ha controllato che il mezzo funzioni regolarmente, si volta verso il pick-up, alza la mano in segno di scuse e di saluto, accelera e se ne va. I ragazzi del pick-up rispondono al saluto e quando la via è libera ripartono.</span><p></p><p><span style="font-family: arial;">Se non si fosse capito il signore del motorino partiva dal ciglio della strada, non ha fatto attenzione al traffico, ha tagliato la strada al pick-up. Il ragazzotto alla guida ha frenato ma non è riuscito ad evitare l'impatto con lo scooter. Il resto lo sapete già.<br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Lascio a voi il confronto con cosa sarebbe successo da noi. </span><br /></p>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0QF7W+J29 Santi Chai Prakan Public Park, ถนน พระอาทิตย์ Khwaeng Chana Songkhram, Khet Phra Nakhon, กรุงเทพมหานคร 10200, Thailand13.7640367 100.4951096-14.546197136178845 65.3388596 42.074270536178844 135.6513596tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-75234022434429916892020-03-28T21:21:00.001+01:002020-03-29T03:11:00.394+02:0014 giorni in regime di autoisolamento - Padova, Italia<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono rientrato dalla Malesia con un volo speciale che il governo malese ha organizzato per portare a casa i suoi cittadini bloccati in Italia, su cui l'ambasciata italiana a Kuala Lumpur è riuscita ad infilare noi. </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Racconterò l'odissea più avanti.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono tenuto ad autoisolarmi in casa per 14 giorni. Per ora me la passo bene. C'è qui sotto un minimarket dove ordino la spesa che mi viene consegnata davanti alla porta. Mi aiutano anche a smaltire la spazzatura. Nessun contatto umano: suonano il campanello e aspettano, io porto fuori immondizia e soldi e poi torno dentro, quindi loro salgono, lasciano la spesa e il resto e si portano via la spazzatura, Per finire io esco di nuovo e mi prendo i sacchetti. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lavoro a distanza, via internet, come ho sempre fatto, anche prima dell'emergenza. Nel tempo libero faccio quello che fanno tutti: leggo libri, guardo film, faccio un po' di esercizio fisico, cucino. Alla mancanza di compagnia mi sono abituato durante gli anni di viaggi in solitaria. Non mi pesa, per il momento.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Se qualcuno passa per via dei Tadi, qui a Padova, faccia un fischio e mi lanci un sacchetto di pane. Scherzo, basta anche un saluto.</span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-388965885496101942020-03-21T21:23:00.000+01:002020-03-28T21:25:27.026+01:00Lontani ma vicini! - Kuala Lumpur, Malesia<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Amigos Españoles! Os escribo desde una habitación de hotel en Kuala Lumpur, Malasia.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Encerrado por el lockdown, escuchando al pirata de Rock FM, 24 horas al dia. Bueno, tal vez son 18. Y al Pirata solo una.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lontani ma vicini!</span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-36192665890534302712020-03-21T12:22:00.002+01:002020-03-21T12:24:16.082+01:00Missione speciale - Kuala Lumpur, Malesia<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mi hanno appena misurato la temperatura all'entrata di un hotel: 34,6C. Perplesso sono andato a farmela misurare al McDonald's lì di fianco: 32,3. E non sono nemmeno sicuro che si trattasse di gradi Celsius, piuttosto che Fahrenheit.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sembra che nel mio sistema biologico si sia innescato un processo di ibernazione rapida. Mi risveglierò fra circa 200 anni all'interno di una capsula, in una nave spaziale, con una missione da portare a termine: fondare una colonia di Homo Sapiens su un piccolo pianeta di una galassia lontana.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono io il prescelto. E a dire la verità l'ho sempre saputo.</span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-57212693578103059802020-03-21T12:02:00.002+01:002020-03-21T12:51:24.362+01:00Covid-19 vs Lo squalo di Steven Spielberg - Kuala Lumpur, Malesia<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ragazzi, a me sembra evidente che Steven Spielberg, prima di girare lo Squalo, abbia viaggiato nel tempo, fino ad arrivare nell'Europa dei nostri giorni. Le settimane drammatiche che stiamo vivendo contengono tutti gli elementi della trama di quel memorabile film.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è Beppe Conte, lo sceriffo della città di Europalandia, che dopo i primi casi di contagio ha capito tutto, aiutato anche dal suo fidato consigliere scientifico, un misterioso cinese. Lo sceriffo Conte si prodiga dunque per mettere al sicuro la cittadinanza e sensibilizzare le autorità.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Purtroppo, almeno all'inizio, predica nel vuoto. Il sindaco Merkel e il suo vice Macron non ne vogliono sapere: la lunga crisi che ha messo in ginocchio l'economia della cittadina sta per finire, sono in arrivo le vacanze e frotte di turisti si apprestano a gremire le spiagge di questa deliziosa località balneare. Non puoi chiudere tutto perché un paio di stronzetti si sono sognati che uno squalovirus sterminerà i bagnanti. La gente è sempre stata punta dalle meduse, non si è mai verificato alcun caos.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In loro aiuto arriva anche l'assessore Sgarbi, detto Vic the Goat per via del caratteristico pizzetto, il quale ha smascherato una semplice influenza che si era installata una finta pinna da squalovirus sulla schiena per spaventare i vacanzieri.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lo sceriffo Conte accusa il colpo e trascorre il resto del pomeriggio afflosciato sulla sedia a dondolo nella sua veranda con vista sul mare, a sorseggiare Nero di Troia e riflettere sulla sua ingenuità. Poche ore dopo tuttavia dei nuovi casi di contagio lo rinvigoriscono. No, non si farà trarre in inganno dalle scuse ciniche di quattro scettici, non lui.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quindi, assieme al fidato scienziato cinese, suo amico per la pelle ormai, salta a bordo del peschereccio Marecitorio, capitanato dal navigato lupo di mare Mattarella, detto "o muto" per la sua propensione a intervenire il meno possibile nelle beghe da bar del paese. Sergione Mattarella da giovane aveva già avuto a che fare con dei pesciazzi grossi e cattivi nel canale di Sicilia. Ne porta ancora le cicatrici sul corpo.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La sera, a cena, quando i tre sono radunati attorno al tavolo di mogano nell'angusta cambusa del </span><span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;">Marecitorio, il vecchio marinaio si alza una manica e mostra uno squarcio che parte dal polso e raggiunge la scapola. I suoi due compagni sono sbalorditi dalla tranquillità con cui il capitano racconta i tragici eventi che ha vissuto da giovane.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Poi lo sceriffo Conte pensa che non può restare lì in silenzio come un allocco. Allora alza il mento e mette in vista la cicatrice di quando a sette anni cadde dalla bicicletta. Gli altri due sorridono divertiti. Gli sguardi si rivolgono quindi verso il cinese, che è ora costretto a inventarsi qualcosa.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lo scienziato mingherlino si sbottona lentamente la camicia, punta l'indice verso il petto e spiega con cadenza drammatica che il suo cuore è irrimediabilmente spezzato: a causa della politica del figlio unico non è mai riuscito a trovare moglie.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I tre si lasciano andare a una fragorosa risata.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quando torna il silenzio un velo di mestizia cala sull'atmosfera fumosa della cambusa. Conte, il cinese e Mattarella non hanno nemmeno il coraggio di guardarsi negli occhi. L'indomani li attende la resa dei conti con lo squalovirus. E ognuno dovrà affrontarla con le scarse armi che ha.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">To be continued...</span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-50373800307293702272018-12-18T13:45:00.000+01:002018-12-18T13:48:50.333+01:00E' normale - Bangkok, Thailandia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHCjRc4Ty9DsUP2bm6LBRtkgcL0zbDCyeVs-7nnle6vAksHtgcXf2-lmS1ZzWdP5JEITL3Cn371skIe7iiZlyxfxYL7RrTfXMgsJZ7G6S3joECotfRVLDWS9V6JcGVcN_BJyy-0XKNVnI/s1600/2016-09-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHCjRc4Ty9DsUP2bm6LBRtkgcL0zbDCyeVs-7nnle6vAksHtgcXf2-lmS1ZzWdP5JEITL3Cn371skIe7iiZlyxfxYL7RrTfXMgsJZ7G6S3joECotfRVLDWS9V6JcGVcN_BJyy-0XKNVnI/s320/2016-09-01.jpg" width="180" /></a></div>
Sono urla quelle che sento? C'è molta confusione in questo angolo di strada nel centro di Bangkok. Alla mia sinistra c'è un tempio buddhista e alla mia destra la stazione della polizia della zona. Sul marciapiedi si affrettano decine di thailandesi, birmani, cambogiani, cinesi, coreani, giapponesi e occidentali. Sulla strada si è formato il solito bordello di taxi, furgoni, automobili, tuk tuk, autobus e motorini. Biciclette, quelle mai, ovviamente, sarebbe da suicidio guidarne una qui: morte assicurata, per trauma cranico o tumore ai polmoni.<br />
<div>
Ma non ci sono dubbi, sì, si tratta proprio di urla strazianti. Sembra vengano dall'alto. Sollevo lo sguardo e al secondo piano della casermetta noto un tizio che sporge la testa da una finestra e grida come se lo stessero fustigando. I thailandesi non ci fanno molto caso e la cosa non mi sorprende: probabilmente tirerebbero dritti anche se si trattasse di un'esecuzione sommaria. Sono molto pragmatici i thailandesi: il tizio sta nella stazione della polizia, che ci possono fare loro?</div>
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<a name='more'></a>Gli stranieri, invece, soprattutto gli occidentali, si fermano a guardare, come sto facendo io. Il nostro atteggiamento è un misto di curiosità, confusione e solidarietà. Perché quest'uomo grida a quel modo, che gli avranno fatto?</div>
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Poi un agente esce dalla stazione e ci si avvicina: l'uniforme impeccabile e attillata sul corpo muscoloso, scarpe, fibbia e mostrine scintillanti, cappello inamidato, viso bruno, bello e pulito.</div>
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"Non vi preoccupate, è normale, non c'è nessun problema!"</div>
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Quando vede che lo osserviamo più confusi di prima ripete quella che sembra essere la parte fondamentale della sua rassicurazione.</div>
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"E' normale, è normale...è tutto normale!"</div>
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Ma che cosa è normale, esattamente? Non so se si riferisca al tizio, al suo atteggiamento, alle circostanze. La situazione non sembra avere nulla di normale, e la calma con cui il poliziotto ci chiede di farci gli affari nostri ha qualcosa di paradossale.</div>
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Non credo che stia utilizzando il termine con l'accezione che ci aspettiamo noi. Suppongo che per normale lui intenda qualcosa come "tipico di questa persona", "usuale", "per niente sorprendente", nel senso che il tizio si comporta così da quando è stato portato in caserma. Anche se nessuno gli ha torto un capello ed è stato trattenuto giustamente - magari perché guidava ai 100km/h in centro, in stato di ubriachezza e con la patente scaduta - lui reagisce comunque urlando e dimenandosi come se un torturatore gli stesse strappando le unghie con una pinza rovente mentre lo sodomizza usando un mattarello.</div>
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E va beh, allora sarà normale, e poi forse hanno ragione i thailandesi: anche se non lo fosse, che ci possiamo fare noi?</div>
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Mi incammino riflettendo su quanto sia facile adattarsi ad usi e costumi alieni, specialmente quando ci fa comodo farlo. Ma anche su quanto siano relativi i valori in cui crediamo e che siamo convinti siano invece verità assolute. </div>
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Ha ragione <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Sapiens._Da_animali_a_d%C3%A8i._Breve_storia_dell%27umanit%C3%A0" target="_blank">Harari</a>. La solidarietà, la fratellanza, i diritti umani: tutte finzioni che l'Homo Sapiens utilizza per organizzare masse di persone che non hanno nient'altro in comune. Finzioni utilissime quindi, ma pur sempre finzioni. Non c'è nessuna verità, nessun torto o ragione. Spesso non ci sono nemmeno buoni e cattivi. La discrepanza tra la nostra reazione e quella dei thailandesi è dovuta soltanto a due finzioni diverse. </div>
Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-22359971854599533612018-11-26T07:50:00.002+01:002018-11-26T09:29:20.143+01:00Malinteso memorabile - Bangkok, Thailandia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtCOiInC1QGtUy3JaXvCCBWh742kZEdEPwsO2KfwgzeXID9Vlh9_XhYrXYHALk08Af3rFPYJVThB07aLlhbu_KvDJXgG8gFrPWp3OT1S-NZ2tBsmXzTjW51pJ_i0wi1dQAVGrfRdHiEmY/s1600/IMG_0889.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtCOiInC1QGtUy3JaXvCCBWh742kZEdEPwsO2KfwgzeXID9Vlh9_XhYrXYHALk08Af3rFPYJVThB07aLlhbu_KvDJXgG8gFrPWp3OT1S-NZ2tBsmXzTjW51pJ_i0wi1dQAVGrfRdHiEmY/s320/IMG_0889.JPG" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Passeggio distratto tra il putiferio di questa zona turistica. Ad un certo punto capto una conversazione a cui la mia attenzione si aggrappa per istinto. </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tre turisti cinesi stanno negoziando con un thai una corsa in</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> tuk tuk.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"How much?" Chiede il capo dei cinesi.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"How muuuuuchhhhh???" Ribadisce uno dei suoi amici, compensando con furia pugilistica l'inutilità della domanda.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Alla foga da potenza emergente dei negoziatori inesperti i</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">l thailandese oppone la sua calma buddista, disarmante, persino irritante.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"200 baht."</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"No! No!", risponde il comandante dei cinesi.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"No! Nooo! Naaaaaaaaawwwwww!", ribadiscono i suoi amici, sporgendo i menti sopra le spalle del capo, come belve che sbavano dietro le sbarre di una gabbia.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il thailandese li osserva senza scomporsi. Ricorda Neo di Matrix che schiva i proiettili. Quando riprende a parlare sembra quasi annoiato.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Okay, how much you give?"</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E qui arriva il colpo di scena, quello che il mio intuito aveva forse prefigurato: da una conversazione tra un tizio che parla tre acche d'inglese e tre che unendo le loro forze ne capiscono due, scaturisce un malinteso memorabile.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Facciamo il punto della situazione: il conducente ha avuto la sfrontatezza di chiedere 200 baht, 5 euro, per portare i turisti all'altro capo della metropoli. Questi giustamente reagiscono oltraggiati. E rilanciano.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"300...", la butta lì il cinese, titubante, temendo forse di tirare troppo la corda.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Yes, 300! </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">300...no more!" ribadiscono con veemenza i suoi amici.</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il conducente riesce in qualche modo a nascondere la sorpresa, poi comprende che questa non è una trattativa commerciale, bensì una partita di poker con dei polli da spennare. Abbozzando un'espressione da mercante sopraffatto, allarga le braccia e sfodera il bluff.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Okay, okay, 300 bath..." Dopo un momento di pausa, per risultare ancora più convincente, aggiunge una chicca da truffatore incallito: "But only for you!"</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Poi si gira e si avvia verso il suo mezzo, senza perdere tempo, prima che le risate di qualche passante insospettiscano i ragazzini.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questi sghignazzano e </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">coi gomiti </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">si danno dei colpetti sui fianchi. Cazzo, ragazzi, incredibile, ce l'abbiamo fatta: abbiamo fregato un tassista thailandese!</span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-83170813092106391822017-01-12T17:55:00.000+01:002017-01-12T17:55:13.479+01:00Da noi non è importante<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP46tW1WPtTlJ3IaKOXHQUJ5dMMAYslKo40NQmEMB_mTQKMUwNl1bt2vUxkIUumZUMWrWpFMxAENIcOG81Or0a2JyP64P8Mu8CUlQF69HZqrZri-zRxG1_0dVWO8iJK6h7f1E0OwgAamQ/s1600/altoatesini_bandiere_thai.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP46tW1WPtTlJ3IaKOXHQUJ5dMMAYslKo40NQmEMB_mTQKMUwNl1bt2vUxkIUumZUMWrWpFMxAENIcOG81Or0a2JyP64P8Mu8CUlQF69HZqrZri-zRxG1_0dVWO8iJK6h7f1E0OwgAamQ/s320/altoatesini_bandiere_thai.jpg" width="320" /></a></div>
La <b><a href="http://www.lastampa.it/2017/01/09/esteri/strappano-la-bandiera-due-italiani-arrestati-in-thailandia-ShgIQpdg6ZVjiHcZSu3cBP/pagina.html" target="_blank">vicenda dei due italiani</a></b> di Merano che hanno strappato delle bandiere Thailandesi a Krabi e sono stati esposti alla pubblica gogna dalla polizia locale prima di essere espulsi dal paese sembra proprio un tipico esempio di quel che raccontavo in un post su questo blog alcuni anni fa. Se vuoi leggerlo clicca <b><a href="http://www.fabiopulito.com/2013/04/sono-solo-regole-diverse-thailandia-con.html">qui</a></b>.<br />
Non riesco a trattenere l'impulso a fare una battuta politicamente scorretta. I due ragazzi hanno affermato che, non essendo a casa loro la bandiera una cosa molto importante, non pensavano di aver fatto qualcosa di molto grave. In effetti essendo altoatesini forse hanno ragione: dalle loro parti non si dà molta importanza alla bandiera. Quella italiana intendo.Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-52581324645988680172016-11-09T14:52:00.001+01:002016-11-09T14:52:02.138+01:00Esperti di tutto, tranne che se stessi<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUnWiTOk4kcMr_SSFaAaYmMjopRtlF9NtqimTzGVCQLo6D1FAr53IKPzYDYr8t6w1ixRhpdsN8N1zd1es5V7zXS-UNBMEpb9q6WO6wwYirdxTWOOsMHdiF1L3My6R1eD_pG2ANWQj1eNM/s1600/trump_wiki.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUnWiTOk4kcMr_SSFaAaYmMjopRtlF9NtqimTzGVCQLo6D1FAr53IKPzYDYr8t6w1ixRhpdsN8N1zd1es5V7zXS-UNBMEpb9q6WO6wwYirdxTWOOsMHdiF1L3My6R1eD_pG2ANWQj1eNM/s320/trump_wiki.jpg" width="239" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Da <b><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Donald_Trump" target="_blank">Wikipedia</a></b></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E' curioso come chi sostiene di sapere perfettamente cosa sia meglio per la nostra costituzione, per l'Italia, per l'Europa e ora anche per la presidenza degli Stati Uniti d'America, spesso poi non sia in grado di risolvere il più piccolo dei suoi problemi esistenziali e non riesca a migliorare di una tacca la sua vita o le sue relazioni con chi lo circonda.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Si tratterà di altruismo responsabile seppur masochistico, di genialità selettiva oppure di semplice qualunquismo?</span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-8070212067367661532016-11-03T15:51:00.000+01:002016-11-03T17:42:53.033+01:00I finti ghandiani della viabilità ciclabile<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUgTpsiNUsRnPIPB4UV3sguY7f7zzP2AYWAhhWZocDwUC7GmJKR5pQw5fzn2CkiWhPQ52N_6fziR-LEr2Y7saDKwxtrcaGH-qxL26l1KZMvAFnP38bG_JebA8fiJP5Y2CbpLrCO0Gtpxc/s1600/multe_bici_mattinoPD.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUgTpsiNUsRnPIPB4UV3sguY7f7zzP2AYWAhhWZocDwUC7GmJKR5pQw5fzn2CkiWhPQ52N_6fziR-LEr2Y7saDKwxtrcaGH-qxL26l1KZMvAFnP38bG_JebA8fiJP5Y2CbpLrCO0Gtpxc/s320/multe_bici_mattinoPD.JPG" width="179" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Da <b><a href="http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/07/29/news/multe-salate-ai-furbetti-della-bicicletta-1.13887051" target="_blank">Il Mattino di Padova</a></b></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ho trovato degli ottimi spunti per l'analisi della società italiana studiando il comportamento e gli argomenti di alcuni individui che utilizzano la bicicletta per spostarsi in città.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La loro presunzione di superiorità è chiara: utilizzo la bicicletta e non un mezzo motorizzato, questo fa di me un ecologista e un progressista, di conseguenza si può concludere che ho un grande senso civico. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Obiezione: ma allora perché invadi le zone pedonali, le piazze, i marciapiedi, le zone coperte da portici, insomma tutti quegli spazi atti a garantire la sicurezza e la comodità di chi va a piedi, in particolare di anziani, bambini, persone con difficoltà di deambulazione o genitori con passeggini?</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Risposta: beh, ovvio, perché da un lato automobilisti e motociclisti utilizzano con prepotenza le carreggiate, dall'altro le autorità non forniscono né una legislazione né delle strutture che agevolino il traffico su due ruote.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una replica ipocrita e meschina, strumento di una tattica moralmente discutibile: occultare le proprie colpe puntando il dito su quelle degli altri, giustificare le prime utilizzando come scusa le seconde. Una ciliegina poggiata sulla grande torta all'inciviltà, specialità nazionale come il tiramisù o il panettone. La logica cinica è la seguente: chi è più forte di me calpesta i miei diritti, io quindi mi rifaccio sul più debole di tutti, calpestando i suoi.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Eh no, signore e signori ciclisti: voi non siete i ghandiani della viabilità ciclabile. Il mahatma con le sue battaglie colpiva solo l'oppressore, avrebbe perso la guerra pur di non penalizzare i deboli e gli indifesi. Quella che portate avanti non è disobbedienza civile: la vostra condotta è indice di spregio per le regole, maleducazione civica, arroganza e prepotenza. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le nuove multe e la tolleranza zero ve le meritate tutte. L'educazione civica voi non avete il diritto di insegnarcela. Semmai la dovreste apprendere, come i politici che disprezzate. E se vi serve un consiglio su una buona scuola di viabilità potete andare a farvi un giro in Olanda o Danimarca. </span><br />
<br />Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-81168321026311344482016-09-14T16:58:00.001+02:002016-09-14T17:36:15.609+02:00Politologi e artisti: inneggiare alle foibe sulle pareti dell'università - Padova, Italia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYvrWdyoYTp420IHy0p2Bo5kmb3SyMORSKvX04itwNp9m70Ia7fwcAQtPHYiQbqmWdq3W2hWEUBwgfIBKYlzengphoNFE9IImsPNMZPVGGOiAkvOt3p2Chdo2HqPe-RdQz76-cWa8CimU/s1600/14370429_10157510890690038_8222747973126664116_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYvrWdyoYTp420IHy0p2Bo5kmb3SyMORSKvX04itwNp9m70Ia7fwcAQtPHYiQbqmWdq3W2hWEUBwgfIBKYlzengphoNFE9IImsPNMZPVGGOiAkvOt3p2Chdo2HqPe-RdQz76-cWa8CimU/s320/14370429_10157510890690038_8222747973126664116_n.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questo folle richiamo ad un'anacronistica polemica pseudo politica da guerra fredda sta dipinto sulla facciata del Liviano, una delle sedi più importanti dell'università di Padova, nelle cui aule si insegnano lettere antiche e moderne, filosofia e, soprattutto, storia!</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ma questi aspiranti intellettuali lo sanno cosa sono state le foibe? Qualcuno gli ha spiegato che non furono l'equivalente titino di Norimberga o Loreto? Che fu pulizia etnica prima ancora che rappresaglia politica?</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Probabilmente alcuni di loro hanno pure la faccia tosta di partecipare a manifestazioni per la pace e la solidarietà: ma che senso ha mobilitarsi per le persecuzioni ai danni di una tribù di Papua Nuova Guinea se non hai capito che genere di angherie hanno subito i tuoi stessi nonni e bisnonni, a due sole ore di auto da qui? Forse Papua Nuova Guinea fa più figo?</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lo sanno questi caproni che nel secondo dopoguerra la città in cui fanno finta di studiare e si atteggiano a progressisti dal cuore buono accolse e ospitò migliaia di profughi giuliani e dalmati? Che un intero quartiere a ridosso di piazzale Stanga venne costruito per ospitarli?</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Si sono mai chiesti perché tanti loro amici e compagni di studi, padovani da generazioni, hanno un cognome un po' strano, con tante k, x, j o ich?</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Come si può riuscire a spiegare la tragedia dei profughi africani e asiatici di oggi se i membri della futura intellighenzia di un'importante città universitaria ingiuriano in questo modo gli esuli italiani di settant'anni fa? </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Poi, certo, la colpa delle rogne italiane è sempre esclusivamente di chi ci comanda: Renzi, Grillo, la Raggi e Berlusconi. Gli elettori sono dei poveri geni incompresi, che esprimono le loro opinioni illuminate sulle pareti dell'università. Anzi, le dipingono, quindi oltre che politologi sono pure artisti. Ma sì, mettiamola così, in effetti viene tutto più semplice.</span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0Piazza Capitaniato, 35139 Padova PD, Italy45.4080272 11.87192049999998745.4066337 11.869398999999987 45.4094207 11.874441999999988tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-28081556669282127372016-08-22T15:23:00.000+02:002016-08-22T17:15:56.388+02:00Il prezzo da pagare - Bangkok, Thailandia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf3psX5UysqwI2p-eNXFXN6Hm3HqCtUhTn4q-T42GcN5KsAU9gLy-YSjCdy8Mq6MlIqPKa-_WJ0evNIXzi1k7nPAIYCD99QWmM2b2-Xtge8UKewPykyXDdxr2Gd0KZa6QzYVOr0QA_s2o/s1600/stanlioolliotortainfaccia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf3psX5UysqwI2p-eNXFXN6Hm3HqCtUhTn4q-T42GcN5KsAU9gLy-YSjCdy8Mq6MlIqPKa-_WJ0evNIXzi1k7nPAIYCD99QWmM2b2-Xtge8UKewPykyXDdxr2Gd0KZa6QzYVOr0QA_s2o/s320/stanlioolliotortainfaccia.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tra i vari barboni che affollano i marciapiedi di Bangkok ce n'è uno che incrocio spesso. Passa la sua giornata in una specie di galleria, un vicoletto coperto da lamieracce che collega due strade, utilizzato, a seconda delle necessità, come mercato, scorciatoia o bivacco appunto. E' un tipo dall'aria simpatica, bassino, cicciottello, con l'occhio vispo e una barbetta nera. La notte dorme sulle panchine di un centro di massaggi. Di giorno e di sera sta </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">invece</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">seduto nella posizione del loto, con la schiena rivolta verso una parete che separa due negozi. Quando qualcuno gli passa davanti lui chiude gli occhi e con dei movimenti scattanti abbassa la testa e unisce le mani in preghiera, invitando la buon'anima a depositare qualche moneta nel bicchiere di plastica che sta sempre davanti a lui.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'altro giorno, passando di lì, l'ho visto seduto nella sua usuale posizione meditativa, rivolto però non verso il centro del vicolo bensì a fissare la parete, schiena ai passanti. Tra le mani reggeva una torta alla crema, di quelle economiche, industriali, chimico-radioattive che vendono nei 7-eleven. Sono pronto a scommettere che gliel'aveva appena regalata qualcuno, come il mezzo <b><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Pad_Thai" target="_blank">phat thai</a></b> che il mio amico coreano - non essendo riuscito a terminarlo a causa del troppo peperoncino - gli aveva donato il giorno prima. </span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il barbone se ne stava lì, senza far nulla, con la torta poggiata sui palmi delle mani. Ad un tratto ha abbassato lo sguardo, con lo stesso movimento rapido che utilizza per impietosire chi gli passa davanti. Ho pensato che si apprestasse ad assaggiare il suo dolcetto, invece si è fermato col naso a pochi centimetri dalla crema - come per annusarla - ed è rimasto in quella posizione per alcuni secondi. Poi, all'improvviso, ha alzato le mani e s'è spiaccicato la torta in faccia. Tenendosela schiacciata contro il volto ha quindi cominciato a muovere la testa, lentamente, a destra e a sinistra, in basso e in alto, per spalmarsi </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">per bene</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> la crema sugli zigomi, sulla fronte e sul mento. Soddisfatto del risultato ha rialzato il viso, si è poggiato la torta sulle gambe e ha infilato le dita nella crema per gustarsela. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Solo a quel punto mi sono accorto che mi ero fermato ad osservarlo: pensando che avrei potuto metterlo in imbarazzo mi sono prontamente </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">rimesso</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">in marcia, senza smettere di interrogarmi sul perché avesse fatto una cosa del genere. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Qualcuno potrebbe liquidare la questione concludendo che non ci sta molto con la testa, e magari avrebbe pure ragione. Io però credo che sia qualcos'altro. Può darsi che mi sbagli ma ho l'impressione che si sia voluto infliggere una sorta di punizione per aver ricevuto un dono così prelibato, che abbia voluto pagare con quel gesto il lussuoso dessert che gli era stato offerto. Hai visto cos'è successo? Te ne stai qui tutto il giorno, circondato da gente che lavora, si affretta e si stressa, a chiedere la carità, senza fare nulla. Ogni tanto ti danno una moneta, alle volte mezzo phat thai oppure il resto di uno spiedino di maiale. Oggi qualcuno ti ha regalato una torta alla panna, fresca, intera, nella sua bella confezione di plastica trasparente. Una torta da signori, a te, che pisci dietro la colonna e ti lavi con lo sputo. Non vorrai mica sorridere, aprirla e pappartela in pace, così, </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">come se niente fosse?!</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> Eh no, tu quel regalo da signori lo devi pagare: la torta te la gusti solo dopo essertela schiacciata in faccia, tiè!</span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com8Bangkok, Thailand13.7563309 100.5017651000000613.2627269 99.856318100000053 14.2499349 101.14721210000006tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-62570791739663532032016-07-28T15:13:00.000+02:002016-07-28T18:09:12.373+02:00Un vero affare! - Bangkok, Thailandia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFOU_Rlv48m4_DBjKYnYvK0zwtMSCvbr3YZChiDbiGKeYG_LY_Mtp5ent_aoakRYimrx5ovHUxonRml4jhTtabzTtRSaNv8liFmk9v3kCC5-velGNhEcP6t2sUfDybOJYcW05hT3u-zck/s1600/P_20160721_002234.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFOU_Rlv48m4_DBjKYnYvK0zwtMSCvbr3YZChiDbiGKeYG_LY_Mtp5ent_aoakRYimrx5ovHUxonRml4jhTtabzTtRSaNv8liFmk9v3kCC5-velGNhEcP6t2sUfDybOJYcW05hT3u-zck/s320/P_20160721_002234.jpg" width="180" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Siete stati in Thailandia almeno una volta nella vita? Ci siete andati prima del 2016? Siete usciti la sera, dopo una giornata a scarpinare sotto il sole tra templi e bancarelle? Vi siete seduti al baretto improvvisato, con i tavolini sul ciglio della strada e le seggiole sistemate sopra i tombini, tra liquame e spazzatura? Avete ordinato una birra Chang, bottiglia grande?</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mi riferisco a quella che il cameriere thailandese chiama <i>laaarrrge</i>, da 66 cl, etichetta verde oro su vetro marrone, pochi spiccioli, tanto alcol, 6.4% il contenuto indicato dalla casa produttrice. In realtà in passato la Chang non aveva un controllo di produzione molto efficace e quella cifra si riferiva ad un valore medio piuttosto grezzo. La distribuzione del contenuto alcolico nelle varie bottiglie era rappresentata da una gaussiana bassa e cicciona, con deviazione standard non trascurabile. Anzi, forse non si trattava nemmeno di una gaussiana e quello non era affatto un valore medio: sembrava essere piuttosto un valore minimo. Tradotto in parole povere: ogni bottiglia aveva un contenuto alcolico di almeno 6.4%, ma poteva tranquillamente capitarvi una boccia da 8%, botta assicurata.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tempo che fu! Come potete notare osservando l'esemplare nella foto la Chang ha apportato ai suoi prodotti vari cambiamenti, alcuni più evidenti, altri un po' meno.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Innanzitutto il vetro della bottiglia non è più di quel caratteristico marrone che faceva tanto Asia rurale: gli uomini marketing del nuovo corso della Chang hanno optato per una tinta verde smeraldo, più chic, metropolitana e occidentale, che ricorda le bottiglie della Heineken o della Carlsberg.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Oltre ad averle cambiato il vestito l'hanno messa pure a dieta: non più 66 cl, bensì 62. Inoltre le hanno anche abbassato il livello dell'alcol nel sangue: 5.5%, e si tratta di un vero e proprio valore medio ora, controllato molto meglio di un tempo. E' vero, rimane sempre più alto di quello delle concorrenti (Singha e Leo stanno fisse a 5%), ma si tratta comunque di un bel taglio.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E' per la vostra salute, sembra che dicano loro. E' per le loro tasche, dico io. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Considerando che anche il prezzo è aumentato non restano dubbi: ci hanno inculato!</span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-52925849550311454952016-07-26T18:06:00.001+02:002016-07-28T14:22:02.748+02:00(Dis)avventure da ingegneri - Bangkok, Thailandia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSuWHEkAOhmnqu-sbk_iz3XRzHFcHbRP-_hgqcqFpcSFcKrBogTPWeMHqzzMdgDh8IbafYUnQFehIjdBbmYWCErgjFKhRgR_KWp65V-5RdNromKRkK1WlmMCkWYalG1IdfuDa_hN8KLSY/s1600/P_20160726_223328.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSuWHEkAOhmnqu-sbk_iz3XRzHFcHbRP-_hgqcqFpcSFcKrBogTPWeMHqzzMdgDh8IbafYUnQFehIjdBbmYWCErgjFKhRgR_KWp65V-5RdNromKRkK1WlmMCkWYalG1IdfuDa_hN8KLSY/s320/P_20160726_223328.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono al <b><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/7-Eleven" target="_blank">7-Eleven</a></b>, al frigorifero delle birre. Ci sono due ragazzi davanti a me: parlano spagnolo, dall'accento direi che sono argentini, o uruguaiani, più probabilmente argentini. Uno dei due sta accucciato e tasta varie bottiglie di birra, mentre l'altro gli tiene la porta aperta.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- Cazzo, sono tutte calde!</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Si lamenta quello accucciato.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- Devi cercare tra quelle nel fondo!</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gli suggerisce l'amico.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Evidentemente non sono stati spesso in un 7-Eleven, altrimenti si sarebbero accorti che i frigoriferi, tramite un'apertura sul retro, danno su un magazzino interno e proprio da lì vengono riforniti, non da davanti. Le bottiglie più fredde devono stare quindi all'estremità aperta ai clienti, come è giusto che sia.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Decido quindi di aiutarli dandogli qualche consiglio. Ho bevuto un paio di birre ma sono convinto di avere ancora una buona capacità di giudizio: pur essendo inesperti mi sembrano dei ragazzi svegli, non è necessario utilizzare un gergo semplificato, posso passare direttamente ai dettagli tecnici. Dopo un paio di birre mi capita spesso di sentirmi così: parte di una comunità di essere umani tutti simili, simpatici, curiosi, aperti...e possibilmente laureati in discipline tecnico-scientifiche!</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- Ragazzi, è inutile che cerchiate sul fondo: se le bottiglie più vicine alla porta sono calde lo saranno necessariamente anche le altre! I frigoriferi sono riforniti con un sistema di tipo FIFO, non con uno di tipo LIFO: le birre che avete davanti non sono rimaste all'interno meno a lungo delle altre, anzi, è più probabile il contrario!</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mi osservano in silenzio. Decido dunque ti tagliare la testa al toro, sintetizzando il concetto con una spiegazione inequivocabile.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- Insomma, le file di bottiglie non sono delle <i>stack</i>, bensì delle <i>queue</i>!</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Forse la mia capacità di giudizio non è poi così buona: i due ragazzi mi guardano confusi, anzi, sembrano addirittura allibiti, persino irritati! Pigliano due bottiglie a caso e se ne vanno. Oltre a non ringraziarmi mi sembra che mi mandino pure a fare in culo!</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è una sola spiegazione per una tale reazione: non fanno parte della mia comunità di persone brille tutte simili. Non sono curiosi, né simpatici o aperti, inoltre devono essere laureati in discipline umanistiche...</span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com4Bangkok, Thailand13.7563309 100.5017651000000613.2627269 99.856318100000053 14.2499349 101.14721210000006tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-55500815959337755922016-04-30T13:41:00.002+02:002016-04-30T15:24:37.683+02:00Thailandia violenta: finalmente se n'è accorta pure la stampa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/v7tNriAiWSM/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/v7tNriAiWSM?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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Il video del pestaggio</div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La stampa italiana pubblica il video di un pestaggio avvenuto nelle strade di Hua Hin, una nota località di villeggiatura thailandese, e finalmente </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">i lettori</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">realizzano che la Thailandia, oltre ad essere una fantastica destinazione esotica caratterizzata da "spiagge paradisiache, sorrisi contagiosi e cibo ottimo anche se speziato", è pure questo: violenza brutale, diffusa e alle volte gratuita.</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Spesso su questo blog ho pubblicato le mie impressioni su qualche rissa a cui mi è capitato di assistere a Bangkok e dintorni. Chi non le avesse lette può dare un'occhiata <b><a href="http://www.fabiopulito.com/search/label/violenza">ai post contrassegnati col tag "violenza"</a></b>. L</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">a scena ripresa dalla telecamera di sorveglianza nel centro di Hua Hin non mi ha quindi stupito particolarmente. La reazione spropositata a un'offesa apparentemente futile, i pugni tirati con freddezza quasi professionale, i colpi sferrati su bersagli indifesi e per giunta stesi a terra, l'indifferenza davanti ai corpi immobili sono atteggiamenti agghiaccianti a cui ho assistito numerose volte. Per fortuna rispetto a ciò che mi è capitato di vedere in passato in questo caso mancavano i dettagli splatter delle chiazze di sangue e quelli noir delle armi improvvisate. Magra consolazione.</span><br />
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Anche i tre turisti malmenati tuttavia hanno commesso degli errori; non è che per questo si siano meritati calci e cazzotti, sia chiaro, di sicuro però non hanno fatto molto per evitarli. Osservando le immagini con attenzione si nota che il tafferuglio comincia quando il più giovane degli stranieri si trova </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">uno dei thailandesi davanti e lo spinge via</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> come se fosse un groviglio di ramaglie.</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> Lo stesso thailandese viene in seguito rimproverato e persino schiaffeggiato </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">davanti a tutti </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">dalla signora, come se fosse un monello coi moccoli. Inoltre, pur non avendo a disposizione l'audio e non sapendo quindi cosa i litiganti si siano detti, c'è il sospetto che sia volata qualche parola grossa e che i toni siano stati piuttosto concitati. Dalle nostre parti tutto ciò non giustifica una reazione violenta: alle parole grosse si risponde con altre parole, ad una spintarella si ribatte al massimo con un buffetto e su una signora, specialmente se matura, non si alzano mai le mani. Dalle nostre parti, dicevo. Non sempre però, </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">come siamo abituati a credere,</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> tutto il mondo è paese. Forse lo è quello occidentale e magari lo sono anche quello asiatico e quello africano, al loro interno; se confrontati tra loro si stratta invece di tre mondi diversi. </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In Thailandia risolvere un contenzioso per mezzo di una discussione appassionata non è sempre una buona idea, per contro in certi casi ricorrere alle mani sembra essere l'unica soluzione percorribile; picchiare una donna non è necessariamente un tabù e accanirsi su un individuo in dieci contro uno può essere considerato un atto di solidarietà. Quello che a noi scandalizza ai thailandesi può sembrare sensato, e viceversa. U</span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">n thailandese tende a diventare aggressivo quando gli sembra di aver perso la faccia in pubblico, quando si sente umiliato, trattato con condiscendenza, oggetto di urla, ironia o sarcasmo. Proprio quello che potrebbe essere successo durante il Songkran a Hua Hin. Inoltre, sfortunatamente per i poveri turisti inglesi, durante le celebrazioni del capodanno thailandese la gente si ubriaca e l'alcol, si sa, non contribuisce certo a calmare gli animi.</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Probabilmente quei turisti erano arrivati in Thailandia da poco e non erano abbastanza informati sulle usanze locali, purtroppo però ignorare i tratti culturali, i comportamenti da evitare e le insidie dei paesi che si visitano non è una scusante, bensì un errore. Madornale, aggiungerei. E' uno dei motivi per cui spesso documento le scene raggelanti a cui mi capita di assistere: non si sa mai, magari oltre a terrorizzare i turisti riesco ad aiutarne qualcuno a tenersi lontano dai guai.</span></div>
Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com2Hua Hin, Hua Hin District, Prachuap Khiri Khan 77110, Thailand12.5683747 99.95768880000002812.4444007 99.79632730000003 12.6923487 100.11905030000003tag:blogger.com,1999:blog-4528901508272638377.post-46378948102454502442015-11-18T17:02:00.000+01:002015-11-18T17:02:04.274+01:00L'urlo di battaglia<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A me <b><a href="http://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/16-11-2015/rossi-lorenzo-che-gelo-si-ignorano-palco-gala-yamaha-130954457399.shtml" target="_blank">questa sterile polemica motociclistica</a></b> aveva stancato più o meno mezzo minuto dopo che era stata innescata. Per giorni mi sono limitato a far finta di niente, a voltare pagina, a cambiar canale. Questo però va oltre il limite del sopportabile. Più di tre settimane dopo il "fattaccio", o come diavolo lo chiamano quelli dell'ambiente, quando nel frattempo è successo di tutto, dagli avvenimenti normali che logorano o plasmano la società a poco a poco a quelli epocali che la rivoltano come un calzino, questi due bamboccioni dispettosi continuano senza vergogna il loro bisticcio irritante. Il loro ego alimentato dalle migliaia di pecoroni che partecipano al teatrino con i post su Facebook e le chiacchiere al bar, che ci hanno spappolato le palle per settimane sostenendo le ragioni di uno (in Italia) o dell'altro (in Spagna), come se non ci fosse nient'altro di cui parlare, di cui scandalizzarsi, su cui speculare. Una massa omogenea di impiegati, disoccupati, dirigenti, giornalisti, intellettuali: un incantesimo collettivo, un lavaggio del cervello generalizzato.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quegli "appassionati" del mondo dei motori, molti dei quali, con snobismo inferiore solo a quello dei loro colleghi del rugby, hanno spesso puntato il dito sui "tifosi" del calcio, rei di stupidità, massificazione e infantilismo, indicando lo sport su cui convogliano la loro "passione" come l'esempio di purezza, correttezza e sportività. Senza accorgersi che col loro goffo tentativo di distinguersi dal popolo bue finiscono per posizionarcisi giusto nel mezzo.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In questi ultimi giorni il mondo del calcio, effettivamente affetto dai gravi problemi di cui lo si accusa, aggiungendoci anzi una bella dose di ipocrisia, ha voluto uniformarsi alla puntuale ossessione partecipativa di massa, quella che produce bandierine, canzoncine, sciacallaggio mediatico, caccia a storielle strappacuore, esibizioni teatrali e altre inutilissime buffonate varie. Tipiche reazioni del mediocre menefreghista che si sente in dovere di far notare la sua presenza per un paio di settimane, quando l'acqua sembra toccare il culo, prima di ricominciare a farsi i miseri cazzi suoi quando le autorità sono riuscite a indurre nella sua mente malleabile la sensazione melliflua della sicurezza apparente.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Almeno però le bandiere francesi allo stadio, le marsigliesi cantate in coro, gli abbracci tra avversari, pur se intrisi di falsità ed esibizionismo, sono serviti a comunicare una sorta di decenza, quella di chi riesce per un po' a tener chiusa la coda di pavone e dimostra di aver dato una sbirciata ai titoli dei giornali. La vanità dei due mocciosi dà invece prova di non aver alcun limite. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E pensare che ad uno dei due (quello "nostro", per intenderci) hanno persino conferito una laurea ad honorem. In comunicazione, niente popò di meno. Sarà stato il premio che in Italia spetta di diritto a chi evade le tasse. Dottore, si fa chiamare. Saranno contenti quelli che si devono pippare sei anni di studio per conseguire una laurea in medicina e altrettanti per specializzarsi e completare i tirocini necessari a svolgere la professione. Se l'è scritto persino nel culo. Anche se, pensandoci bene, considerando il valore del titolo non poteva far altro che scriverselo proprio lì. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Basta ora attendere che i vaccini anti-panico facciano effetto, si potrà quindi ammainare il cerimonioso tricolore e tornare finalmente ad issare il fiero urlo di battaglia: "Io sto con Vale". Cioè, io nel senso di tu, egli, ella, voi, essi, esse. Io, nel senso di io, sinceramente, no.</span>Fabiohttp://www.blogger.com/profile/10513455384975801899noreply@blogger.com0