giovedì 20 febbraio 2003

Panama - di William Stabile

Il 1 e 2 Febbraio si sono aperte le iscrizioni al Partito Arnulfista. Nelle strade principali della capitale i colori giallo, rosso e viola del partito campeggiano. Sembra chiaro, vista la partecipazione popolare che chi abbraccia questi colori e’ perche’ si aspetta qualcosa in cambio per se o per qualche familiare.
La Presidenta Moscoso si sta preparando in grande stile per la campagna pre-elettorale. Uno degli slogan piu’ stratosferici e’ ‘ Mireya Moscoso : Vox Populi Vox Dei.’
Considerata la realta’ di piu’ di 1/3 del paese suona quasi come una punizione biblica.
Dicono in giro che la Presidenta non rilasci interviste televisive, non perche’ non le piaccia apparire – anzi il suo nome a lettere cubitali appare su grandi cartelloni gialli sparsi in tutto il paese, che annunziano nuove opere in corso – ma perche’ non saprebbe parlare. Jaime mi dice che non e’ nemmno laureata.
Lui si invece, ha una laurea in amministrazione ma l’ha dovuta mettere nel cassetto.
Ora fa il poliziotto e lavora 12 ore al giorno nelle strade. Fa parte di una sezione che qui chiamano Policía Turistica. Guadagna 500 dollari al mese e si sente un privilegiato. E’ sposato ma non vuole avere figli perche’ dice che non riuscirebbe a mantenerli anche se la moglie lavora.
 
Se sei a Panama City sono questi i racconti della gente nella strada.
Ti dimenticheresti del caso giustizia, di Berlusconi e di Previti. Il caldo fa il resto e ti fa sopportare un po’ meglio i disperati che ti girano intorno raccogliendo latta. Ti ci abitui ma incominci a pensare che su 2 milioni scarsi di abitanti, una migliore distribuzione della ricchezza del paese sarebbe necessaria.
E poi che se ne fanno dei proventi del canale? La piu’ grande via di comunicazione d’acqua del mondo.

In serata ci muoviamo nell’interno, sulla Panamericana verso il Costa Rica. Il paesaggio e’ bellísimo e selvaggio verso Chitre e Los Santos.
Pero’, li’ vedi ancora i negri che pedalano a fari spenti su questa autopista; e qualcuno ci rimane secco. Schiacciato sull’ asfalto, tanto che alcuni di loro li hanno dovuti ‘sfogliare’ dall’asfalto. Li chiamano ‘patacones’ come il banano fritto e schiacciato che ti servono da contorno. La campagna e’ povera ma piena di ricchezze che si riescono tuttora a sfruttare poco e male.

Anche in questo paese siamo alle solite storie sudamericane. Dicono che il problema sia la corruzione del governo e dell’opposizione. In TV si susseguono improbabili e goffi politici. C’e’ chi si dichiara arnulfista da sempre e chi rivoluzionario nel sangue.
Tutti si dichiarano disponibili ad allearsi e a candidarsi. Dicono che il secondo ponte sul canale si fara’, anzi, e’ gia realta’. Forse qualcuno del governo ha conosciuto il Cavaliere quello che anche da noi ha promesso il ponte sul canale?

Jaime si guarda le scarpe (sono bucate) mi guarda negli occhi: “non hanno nemmeno i soldi per comprarci scarpe nuove. Che ce ne facciamo di un’altro ponte sul canale…io non mangio di patriottismo e di Canale. Era meglio quando c’erano i gringos”.
E’ questo uno dei Paesi piu’ ricchi e progrediti del Centroamérica. Terra dei senza patria. Orfanotrofio dalle porte aperte dove nessuno si sentira’ straniero. In questo paese come in Venezuela, Colombia, Ecuador, i veterani dell’invasione americana coniarono il detto : “Everything and anything can happen in Panama”. Ed ancora oggi è cosi’ in questa parte di mondo. 

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