lunedì 20 aprile 2015

Jazz, monumenti e dittatura - Bangkok, Thailandia

Il Monumento alla Democrazia, pulito, decorato e illuminato con cura.
L'ironia del Monumento alla Democrazia di Bangkok. Pulito, decorato, illuminato come un'antica statuetta in una teca del museo di Shanghai. Accudito con estrema cura dall'amministrazione di una giunta militare. Nel frattempo delle enormi casse acustiche diffondono nella zona che circonda la sede del Ministero della Difesa le note di allegri motivi jazz.
Ricordo che anni fa un tassista, mentre passavamo davanti al bell'edificio circondato dai più importanti templi del paese, indicandomelo l'aveva chiamato The Pentagon of Thailand. Chi lo sa, magari anche i generali lo stavano ascoltando. Al posto di Pentagono devono però aver capito pentagramma.
Davvero molto buffo. Osservando con attenzione le foto, nello sfondo mi sembra quasi di scorgere George Orwell che sorride beffardo...
La sede del Ministero della Difesa, con le luci colorate, le casse e il jazz.

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