Ad un tratto rientro in possesso attivo dei miei sensi, è qualcosa che ho visto, che non mi aspettavo. Non mi sto sbagliando, non c'è alcun equivoco: la donna sta rivolta verso un angolo del negozio, davanti a lei c'è soltanto un tavolino e sopra il tavolino ciò che mi ha bloccato: sistemati con ordine, schierati in file e colonne, dei robot giocattolo di plastica colorata. Un plotone di Gundam o di mostri di Vega, ritti sull'attenti, di fronte alla donna che prega.
Quando credi ormai di esserti abituato, di essere in sintonia con ciò che ti sta attorno, di riuscire a dare un senso anche se non afferri l'essenza, ti ritrovi confuso in mezzo al marciapiedi ad osservare una signora che in devota preghiera si rivolge ad una truppa di eroi della tua infanzia.
E hai la vaga sensazione di cominciare daccapo.
Foto di Fabio Pulito