All'altro lato del banchetto ci sono degli occidentali. Un ragazzo palestrato si infila in bocca uno scorpione, mentre delle amiche eccitate gli scattano una foto. Con delle smorfie fa capire che lo spuntino gli fa schifo, ma lo fa a brandelli come se fosse un tacchino. Azzanna una chela, la mastica in fretta, poi la manda giù mentre pompa i pettorali. All'inizio l'ambulante sorride divertito, ma l'armonia della scenetta si è quasi esaurita.
I cinesi sbigottiti fanno due passi indietro, i thailandesi reggono a braccia tese il carrello a cui sta aggrappato il gigante il cui stomaco ha ceduto. Abbassa la testa e tossisce con violenza, mentre le sue amiche inorridite non sanno più che fare. Poi comincia a vomitare pezzetti di scorpione e finalmente l'amico biondo lo allontana dalla scena.
La gente è schifata, i thailandesi imbarazzati, io sono irritato perché so che queste scene nuocciono alla reputazione degli stranieri in città. Questa via è frequentata da alcuni bulli del posto che ho visto fare gli sbruffoni con dei turisti innocenti. Come tutti gli imbecilli sono sempre inopportuni, ma non riesco a trattenere la tentazione di augurarmi che sbuchino all'improvviso da uno dei vicoli bui e prendano a calci nel sedere questi sciocchi ubriaconi.
Il forzuto è schiacciato dai conati contro un muro, qualcuno gli sta attorno e gli dà pacche sulla schiena. Dei nuovi clienti arrivano al banchetto e io mi sono già pentito di quell'ignobile pensiero. Giro le spalle a quella scena pietosa, poi salgo le scale che portano ad un locale dove un complesso rock sta suonando dal vivo.
Dopo mezza birra e un assolo di basso riesco finalmente a pensare a qualcos'altro.
(Foto di Takoradee, da wikipedia.org)
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