Giudicare, non capire.
Prendere posizione, non farsi un'idea.
Cercare conferme, non punti di vista.
Selezionare strumentalmente, non investigare criticamente.
Questo è l'approccio dell'italiano qualunque alla storia (sempre che ce l'abbia, un approccio alla storia).
Ed è già assurdo così.
Quando poi quell'approccio lo si applica alla cronaca, priva com'è per sua stessa natura di sedimentazione documentale, l'assurdo diventa solo un bel ricordo, e si passa all'orrore culturale.
La sinergia è un fenomeno molto potente, ma è anche una lama a doppio taglio: persino le più insignificanti e mediocri istanze del genere umano, quando si assembrano in branchi e partono alla carica muggendo all'unisono, possono arrecare all'ambiente danni imprevedibili.
In attesa dell'arrivo di nuove consegne di sedativi potenti quali i campionati sportivi (no, non sono messi meglio quelli che snobbano il calcio e seguono le discipline minori) o il ciarpame televisivo, il consiglio è di darsi alla briscola sotto l'ombrellone. Almeno lì l'oggetto del contendere sarà un'innocua scelta della carta da tirare, e il polverone sollevato sarà costituito da semplici granelli di sabbia.
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
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