martedì 24 dicembre 2013

Intasata (con galleria fotografica, e tre tristi alberi di natale) - Kuala Lumpur, Malesia

Ricordo quando a Bukit Bintang mi piaceva farci delle lunghe passeggiate, di notte, quando la temperatura si abbassava un po' e i negozi erano già chiusi. Ci vado ancora, quando sono da queste parti, ma l'esperienza non è più quella di un tempo. 
Non importa quale marciapiedi tu scelga, quale lato della strada, quale incrocio, quale passaggio pedonale. Non importa: ti dissolvi sempre in una calca pervasiva. Io ci sono abituato a farmi strada su marciapiedi intasati, assottigliati dalle bancarelle, tra gente che avanza lentamente osservando la merce esposta o si ferma a chiacchierare. Succede ovunque in Asia. Siam, Silom, Sukhumvit e Khaosan Road a Bangkok, dove sbarcherò fra poche ore, sono solo degli esempi. C'è sempre però una via d'uscita, una vietta, un sentiero laterale. Male che vada esci in strada e cammini sul ciglio, gli automobilisti ci sono abituati, non vanno nel panico e se non fai cazzate non succede nulla.
A Bukit Bintang però sono esaurite anche le vie di fuga. I centri commerciali, i negozi e i ristoranti hanno riempito ogni spazio edificabile. I lavori per la nuova metropolitana pesante (la MRT) hanno ristretto strade, incroci e marciapiedi. I venditori ambulanti, gli artisti da strada e i mendicanti intasano il poco spazio che resta. Inoltre ovunque sono state erette delle barriere che impediscono qualsiasi tipo di deviazione creativa dal percorso standard. Le migliaia di persone che convergono qui - perché le autorità e gli investitori hanno fatto di tutto affinché ci venissero - si intrufolano nei pochi metri liberi che restano e passeggiano lenti, pestandosi i piedi e urtandosi ai colli di bottiglia. 
Non si può certo dire che coloro i quali gestiscono tutto ciò non se lo aspettassero, altrimenti non avrebbero fatto costruire tutti quegli enormi centri commerciali e alberghi di lusso. 
Le auto sono ferme per la maggior parte del tempo e quando avanzano lo fanno più lentamente della gente che si accalca sui marciapiedi. La gente che si ammassa ai passaggi pedonali spazientita mette in atto delle piccole rivoluzioni anarchiche (clicca sul link per leggere un esempio, o qui per scoprirne un altro), invadendo la strada quando il semaforo è rosso e costringendo gli automobilisti a fermarsi col verde e a sfogare la frustrazione sui clacson.
Considerando che evidentemente questa zona è stata dedicata di proposito al turismo, agli acquisti e allo svago, non si capisce davvero cosa aspettino a chiuderla al traffico. Sembra un tipico esempio di decisione epocale presa solo a metà.
Il segnale dei "30 Km/h" poi, quello che trovate sotto al titolo, sembra essere stato installato come simbolo grottesco di questa situazione assurda. Più che un limite di velocità sembra quasi un'invito ad aumentare l'andatura, visto che per la maggior parte del tempo i veicoli non riescono a procedere nemmeno ai dieci all'ora.

Un po' di foto:
Casino anche alle 3 di notte
Incanalati tra transenne e KFC
Traffico
Altro traffico, ma a Jalan Alor non stupisce, lì c'è sempre stato
Ancora traffico
La situazione è talmente esasperata che le autorità si sono viste costrette a ingaggiare degli androidi
I lavori per la metropolitana e le nuove transenne lungo i marciapiedi
Vanno molto gli adesivi impronta a Bukit Bintang
E' pur sempre un post natalizio, eccovi quindi un triste alberello...
Un altro...
Lavori in corso 2
Da queste parti funziona così: si passa col rosso, e di corsa
Cubo maxi schermo
Come dicevo...vanno molto
Lima qui e lima lì, è rimasto solo un sentierino...
Altro albero finto
Altro sentierino

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