venerdì 24 aprile 2015

Rilassatevi, la colpa del dramma dei migranti non è tutta vostra

Sicuramente bisogna fare qualcosa per risolvere il problema dell'immigrazione clandestina, dei barconi che affondano, dei poveracci che annegano, del traffico brutale di esseri umani. Molto probabilmente si sarebbe già dovuto prendere qualche serio provvedimento in passato. Ed è comprensibile che la dimensione della tragedia tocchi la sensibilità della gente. Chi ha un po' di cuore non può che essere colpito dalle notizie e dalle immagini diffuse di recente. Non sono quindi giuste (non sempre almeno) le accuse di buonismo a chi esprime solidarietà o anche solo dispiacere e sgomento.
L'orda di flagellanti virtuali che ha tramortito il web a colpi di commenti penitenti è però sconcertante. Va bene, è vero: tra i vari motivi che hanno portato alla situazione attuale ci sono ANCHE il colonialismo, l'imperialismo, lo schiavismo e lo sfruttamento delle risorse in Africa e nelle altre aree in via di sviluppo. Non sono però le uniche ragioni, e non è detto nemmeno che siano quelle preponderanti. 
Qualcuno saprebbe dire in che condizioni sarebbe il continente africano se la storia fosse andata in modo diverso? Io no, e non sono assolutamente sicuro che la situazione sarebbe tutta rose e fiori. Di sicuro quando le potenze occidentali hanno spalleggiato dei dittatori compiacenti si sono verificate gravi violazioni dei diritti umani. Ma quando hanno dato assistenza alle forze popolari e rivoluzionarie, o anche (e specialmente) quando si sono tenute in disparte, la situazione è spesso degenerata in conflitti tribali, guerre civili, massacri, perfino genocidi. La tratta degli schiavi c'è stata, è innegabile, perché c'era chi li comprava (in Europa, in Africa e altrove), ma anche, ed è innegabile pure questo, perché in Africa c'era chi li vendeva (così come succede adesso con il contrabbando dei migranti). Da decenni le risorse del territorio vengono sfruttate e vendute al miglior offerente da spietati faccendieri del posto (sottolineato, del posto), spesso con corollari di violenza, sofferenze e stenti. 

mercoledì 22 aprile 2015

Lo scorpione umiliato - Bangkok, Thailandia

Allevato, impalato, condito e fritto vivo,
venduto per pochi spicci ad un turista sbronzo,
assaggiato, masticato, disprezzato, sputato,
scaraventato al suolo, accanto a un mozzicone.
Cristo Santo, guardatemi! Ditemi che vedete,
un terribile scorpione o un gamberetto nero?

lunedì 20 aprile 2015

Jazz, monumenti e dittatura - Bangkok, Thailandia

Il Monumento alla Democrazia, pulito, decorato e illuminato con cura.
L'ironia del Monumento alla Democrazia di Bangkok. Pulito, decorato, illuminato come un'antica statuetta in una teca del museo di Shanghai. Accudito con estrema cura dall'amministrazione di una giunta militare. Nel frattempo delle enormi casse acustiche diffondono nella zona che circonda la sede del Ministero della Difesa le note di allegri motivi jazz.

venerdì 17 aprile 2015

Il gelato abbandonato - Kuala Lumpur, Malesia

Ordinato, pagato, afferrato, scivolato,
lasciato a squagliarsi sull'asfalto tropicale,
mai sfiorato da un labbro o leccato da una lingua,
abbandonato senza nemmeno un momento di passione.
Questa vita così arida, senza sentimenti,
che finisca in fretta, adesso, qui:
col pneumatico di una moto che mi sfracella il cono!

giovedì 16 aprile 2015

La verdura che vola - Pattaya, Thailandia

Al ristorante "La verdura volante", a Pattaya, ogni giorno broccoli, carote, cetrioli e pomodori vengono lanciati dai cuochi dalla porta della cucina. Attraversano volando l'ambiente ben illuminato della sala da pranzo e atterrano su un punto a caso del tuo tavolo, direttamente nella tua bocca se sei fortunato. Salse e sughetti si spiaccicano sulla stoffa dei tuoi vestiti, e vanno consumati leccandoli direttamente da lì. Un'esperienza esotica autentica, assolutamente da non perdere.