venerdì 27 settembre 2013

Segnali buffi/9

Spesso mi imbatto in segnali, cartelloni, scritte o etichette divertenti. Quando capita mi assicuro sempre di non andarmene senza una foto. Le propongo a rate anche qui.
159765 persone hanno cliccato mi piace, solo Mark Zuckerberg ha ancora dei dubbi (Boracay, Filippine)
Cupido è passato di qua...(Firenze)
Screanzato! (Bangkok, Thailandia)

lunedì 23 settembre 2013

Celebriamo la grande impresa nazionale (hahaha) con un bel palindromo

Celebro la recente grande impresa che ha ristabilito l'onore e l'orgoglio nazionale (hahaha) riportando questa perla in tema di Marco Buratti:

"Era gennaio, vedevo il Giglio...il Giglio vede voi annegare"

E' una frase palindroma, ovvero la si legge allo stesso modo anche da destra a sinistra. Lo so, ci sono passato anch'io: non ci credete, non sembra nemmeno esserlo, non è possibile, è talmente bella che potrebbe essere una poesia. E allora fate la prova e poi restate lì con lo sguardo perso nel vuoto e il dito puntato sull'ultima (o prima) lettera, sbalorditi come me ogni volta che la rileggo, a chiedervi...ma come cazzo gli è venuta in mente???

(Marco Buratti, matematico, amico di un mio caro amico, anch'egli matematico, scrive un palindromo alla settimana per il Sole 24 Ore.)

mercoledì 18 settembre 2013

Altro post cinico: i miti sul mondo della prostituzione thailandese


Roccia pene e roccia vagina al tramonto, che quadretto romantico! (Koh Samui)

Ecco il post cinico che avevo promesso qui.

La prossima volta che vedo uno di quei report posticci sul mondo della prostituzione thailandese vomito. La maggior parte dei giornalisti italiani sono ovviamente dei buoni professionisti. Ce ne sono alcuni però a cui bisognerebbe requisire penna, portatile, tablet o qualsiasi sia lo strumento che utilizzano per produrre gli intrugli con cui lavano i cervelli dei propri lettori. Una cozzaglia di mediocri operai della parola che si affidano a triti miti e stereotipi per giustificare lo stipendietto che l'editore passa loro.
Quelli che per anni ci hanno propinato il pistolotto delle povere ragazze thailandesi sfruttate o addirittura schiavizzate da turisti sessuali vecchi e bavosi sono fra i più subdoli. Mi risulta difficile pensare che questi individui siano davvero venuti sul posto, che abbiano raccolto testimonianze, osservato, cercato di capire, per prendere infine certe cantonate. Non può non esserci intenzionalità. Deve trattarsi di gente che ha scritto per sentito dire, affidandosi a qualche leggenda o caso isolato strappa lacrime per fare del sensazionalismo e sfruttare l'imperante ipocrisia occidentale. Leggere Michel Houellebecq può offrire qualche spunto illuminante a riguardo. D'altra parte è anche improbabile che per anni io mi sia imbattuto soltanto in casi anomali e controcorrente. Sono arrivato a una conclusione forse un po' arrogante ma tuttavia inequivocabile: semplicemente ne so più io di loro.

martedì 3 settembre 2013

Come sputtanare un bel posto - Koh Samui, Thailandia

Festa in spiaggia
Che prurito ai polpastrelli! Mi scappano un paio di post cinici e il primo ho deciso di farlo sull'isola thailandese di Koh Samui: un ottimo esempio di località paradisiaca sputtanata in pochi anni.
Passo regolarmente per Chaweng beach da una decina d'anni. Ricordo bene l'impressione che ne ebbi la prima volta: una bellissima baia, con la sabbia bianca, l'acqua limpida e la vegetazione tropicale alle spalle. Vivace la sera, con qualche pub in cui si suonava la musica dal vivo e i maxischermi trasmettevano gli eventi sportivi, un paio di discoteche bazzicate da un certo numero di zoccole ma anche da tanti turisti "normali", thailandesi inclusi, e qualche bar. L'atmosfera generale era ancora molto semplice, come da tradizione rurale siamese: un sacco di bancarelle di street-food, mototaxi che ti scarrozzavano da un capo all'altro del paesino per cifre ragionevoli, i songthaew, vie di mezzo tra taxi e autobus, mercatini autentici, personaggi simpatici, qualche buffo svitato, sorrisi, accoglienza. A me come località balneare piaceva molto. Non sono né il tipo da isolette sperdute senza collegamenti elettrici né quello da resort fighetti o di lusso: Samui era il giusto mix.