venerdì 9 novembre 2012

Fresco come una rosa - dintorni di Urumqi, Cina

Un tizio che si fa una ronfata in strada a Saigon
Ricordi dell'estate 2006

Ehi, guardate lì!
Gli altri si avvicinano al finestrino e osservano stupiti, in silenzio per qualche secondo. Poi, a poco a poco, il turbamento si fa spazio nel gruppo.
Ma è caduto! Forse è ferito, bisogna fermare il pullman e soccorrerlo!
Avrà avuto un malore!
Magari un incidente!
No, no, sta solo dormendo…
Ma come, dormendo? Per terra? Sulla strada? Non è possibile…
Guardate attentamente. La bicicletta e il carretto a rimorchio sono parcheggiati bene, lungo il ciglio della strada e anche l'uomo è steso sul terriccio a lato della carreggiata, parallelamente alla direzione di marcia. Inoltre ha messo qualcosa di morbido sotto la testa e ha cercato riparo all'ombra delle fronde. Dunque dorme. Certo, da noi non lo farebbe nessuno, ma qui, in questa strada di campagna nello Xinjiang, ha senso. Ti viene sonno, quindi dormi, dovunque ti trovi. Al netto di perbenismo e regolette ipocrite se ci pensate ha anche la sua logica. Magari non è sicurissimo, ma i cinesi sono un popolo tanto anarchico quanto ardito, e questo tipo di pericolo per loro è di scarsa rilevanza. 
Magari è sveglio dalle 4 di notte, un riposino non può fargli che bene. Fra un po' si sveglia, salta in sella e si rimette a pedalare verso casa. Fresco come una rosa.

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