mercoledì 22 luglio 2009

Tante grazie a Pinocchio! - Shanghai, Cina

(Inverno 2005)
Con un filo d'Arianna di vapori speziati ci abbandoniamo tra le maglie di un mercato a Shanghai.

Nelle ultime settimane abbiamo viaggiato molto e assaggiato una miriade di specialità locali, ma la vista di un prosciutto crudo su un bancone di legno ci riporta con la mente alle cantine di casa. Chuchi succhia il grasso di una fettina di Serrano mentre dei frammenti di Parma mi si sciolgono in bocca.

Chiediamo a gesti il prezzo di una fetta. Il macellaio ci pensa e poi mostra quattro dita. Gli diamo una banconota da cento Renminbi: lui la intasca, poi taglia la porzione, l'avvolge nella carta e la mette in un sacchetto. Dopo avercela consegnata si volta e torna al suo lavoro.



Aspettiamo un po', poi gli chiediamo il resto, ma il furbo baffuto non ne vuol proprio sapere. Con una zampata di gatto Chuchi afferra un prosciutto e lo usa come ostaggio per ottenere il resto. Ma il macellaio è un duro ed afferra un coltello, ce lo punta addosso e ci osserva in cagnesco. Siamo tutti in stallo, incollati al nostro orgoglio, quando alcune persone si fermano al banchetto. Quando chiedono al macellaio cosa stia succedendo, lui risponde concitato in dialetto Shanghainese. Sta raccontando la storia a suo completo vantaggio e noi subiamo il suo attacco impotenti e in silenzio.

Mi ricordo di uno scherzo che potrebbe funzionare: mi copro la faccia con la mano a dita aperte e quando sono sicuro che tutti stanno guardando le allontano di scatto, unendo i polpastrelli, cercando di mimare un naso da Pinocchio. Benedetto sia Collodi, famoso in tutto il mondo: gli uomini capiscono e cominciano a ridere, poi si rivolgono al macellaio che ha interrotto la sua arringa. Ora cambia tattica, passa sulla difensiva e cerca di spiegare che non sta mentendo.

Capiscono che non siamo interessati all'acquisto e cominciano a gridare: “Bu yao! Bu yao!”. Il negoziante può soltanto riprendersi il prosciutto e con un muso lungo ci restituisce il denaro.

Salutiamo tutti e ci incamminiamo. Questa volta Pinocchio è stato un bravo ragazzo.


Foto Shanghai, di Fabio Pulito

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